I centri estivi “tornano” alle coop triestine

Annullata la provvisoria assegnazione a una realtà varesina. Graduatorie definitive a giorni. Costo settimanale fino a 87 euro
Di Luca Saviano
Foto Bruni 27.12.14 Sala giunta:ass.ri Tru e Grim,conferenza precariato
Foto Bruni 27.12.14 Sala giunta:ass.ri Tru e Grim,conferenza precariato

Una parte importante della cooperazione triestina può tirare un lungo sospiro di sollievo, dopo aver temuto di poter perdere un appalto fondamentale come quello relativo alla gestione dei Centri estivi comunali. Quattro realtà avevano presentato delle offerte per aggiudicarsi un servizio che interessa quasi 5mila famiglie, tante quanti sono i bambini e i ragazzi che frequentano ogni anno i centri estivi. In sede di apertura delle buste, contenenti l’offerta tecnica, la Commissione giudicatrice aveva assegnato provvisoriamente il bando alla Solidarietà e servizi cooperativa sociale, una realtà che opera a Busto Arsizio, in provincia di Varese, salvo poi verificare che «l’offerta economica presentava delle incongruenze fra prezzi unitari e prezzo totale offerto». «Si era configurato – spiega il direttore dei Servizi educativi integrati e delle Politiche giovanili Maria Rosa Manià – un tentativo da parte della cooperativa lombarda di violare la par condicio tra i concorrenti, avendo rielaborato completamente i prezzi unitari presi a base per il calcolo del prezzo offerto oltre il tempo massimo».

Si è scongiurato, in questo modo, un passaggio di testimone epocale. Sono diciassette anni, infatti, che questo servizio viene gestito da delle realtà locali, riunite in un raggruppamento temporaneo tra imprese cooperative: la Duemilauno agenzia sociale, alla quale viene riconosciuto il ruolo di capofila, la cooperativa La Quercia e la cooperativa friulana Arteventi. «Siamo molto contenti – afferma il direttore della Duemilauno Pablo Cangiano – di vedere riconfermato il nostro impegno nei confronti dei bambini e dei ragazzi di questa città. Il centro estivo non è solo un luogo dove giocare e divertirsi, ma rappresenta anche un’occasione di crescita. Molti bambini necessitano di un supporto specifico, alcuni sono disabili e vengono seguiti dai nostri operatori anche nel corso dell’anno scolastico. Credo che la continuità sia un elemento indispensabile da garantire in questi casi». Quello messo in campo dalle tre realtà cooperative è un esercito di 120 operatori, quasi tutti educatori. Si tratta di un notevole impegno anche per il Comune, che garantisce un apporto economico di 531mila euro per la realizzazione del servizio. «Alcune amministrazioni italiane hanno tagliato sui servizi estivi – chiarisce l’assessore all’Educazione Antonella Grim - Noi, invece, abbiamo voluto mantenere questo impegno nei confronti delle famiglie, nonostante il periodo di forte contrazione economica».

Qual è la mappa dei Centri estivi comunali? Sono molte le strutture impegnate per tale servizio e vengono suddivise in base all’età di chi li frequenta. Sono tre i centri estivi dedicati ai bambini della scuola primaria, secondo dei turni settimanali: quello ospitato negli spazi della Filzi-Grego e della Morpurgo, da quest’anno, aprirà i battenti il 15 giugno. Alla Laghi, invece, il via alle danze verrà dato il 29 giugno. Ai Ricrestate, per la fascia 0-6, per la scuola primaria e per quella secondaria di primo grado, saranno destinate le dodici sedi dei ricreatori. I turni bisettimanali, in questo caso, partiranno dal 29 giugno. La chiusura dei servizi educativi estivi varierà, a seconda della fascia di età, dal 21-28 agosto al 4 settembre. La settimana di Ferragosto, come da tradizione, vedrà la sospensione di tutti i servizi.

Quanto costa mandare il proprio figlio a un centro estivo? L’adesione è graduata in base all’Isee del nucleo familiare. Per le soglie più basse è prevista la partecipazione gratuita, mentre il costo per una settimana può toccare gli 87,52 euro, che diventano 175 euro per una frequenza di due settimane. Sono previsti degli sconti per l’adesione da parte di fratelli e sorelle. La graduatoria definitiva di accesso ai centri estivi verrà pubblicata a giorni sul sito Rete civica del Comune di Trieste. I genitori, come ogni anno, attendono di conoscere il destino che li attende, dovendo conciliare il lavoro con le richieste di divertimento e socialità dei propri figli, per i quali il centro estivo diventa una proposta dalla forte valenza educativa.

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