I Carabinieri: «Reati in calo ma teniamo alta la guardia»

A Trieste i delitti sono in calo. Lo ha detto ieri il Comandante provinciale dei Carabinieri di Trieste, il colonnello Stefano Cotugno, parlando nel corso della cerimonia per il 205esimo anniversario della fondazione dell’Arma, svoltasi nel piazzale della caserma “Generale Carlo Petitti di Roreto”.
«I pur positivi dati statistici – ha però aggiunto, rivolgendosi alle numerose autorità civili, militari e religiose presenti - non sono sufficienti a valutare compiutamente un’attività come quella svolta dall’Arma, che identifica nella sicurezza il suo prodotto distintivo e che trova la sua unità di misura più attendibile nella percezione e nel grado di soddisfazione che di essa hanno i cittadini che ne sono fruitori e destinatari».
Cotugno ha poi illustrato con cifre l’attività svolta negli ultimi 12 mesi: nel territorio di Trieste, ha spiegato, l’Arma ha svolto circa 13 mila servizi di pattuglia e perlustrazione, nel corso dei quali, oltre a rispondere alle quasi 14 mila richieste di pronto intervento, ha proceduto al controllo di oltre 34 mila veicoli e quasi 75 mila persone.
«Complessivamente – ha proseguito - le varie articolazioni che operano sul territorio hanno proceduto per oltre 4.600 delitti di varia natura, segnalando alle competenti Procure della Repubblica quasi 2 mila autori noti, dei quali più di 150 in stato di arresto. L’opera di prossimità dell’Arma – ha continuato il comandante provinciale - dovrà essere rivolta con sempre maggiore attenzione ai più deboli, che si ritrovano maggiormente esposti a rischi di sopraffazione. È ad essi che i Carabinieri cercheranno di far avvertire, ancora di più, la rassicurante presenza dello Stato. Sappiamo – ha proseguito Cotugno – di dover rispondere adeguatamente alle aspettative di pacifica e civile convivenza della popolazione, ma sappiamo anche di poter contare sulla presenza e sulla collaborazione di tutti i protagonisti istituzionali della sicurezza. Siamo pronti – ha concluso – a raccogliere le sfide che il futuro ci metterà davanti e che consisteranno nel dover garantire livelli di sicurezza e vivibilità sempre crescenti alla città di Trieste e ai suoi abitanti».
Nel corso della cerimonia, dopo l’omaggio ai caduti dell’Arma, con la deposizione di una corona davanti al cippo commemorativo situato in mezzo al piazzale, da parte del Prefetto, Valerio Valenti, e del sindaco, Roberto Dipiazza, è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’ordine del giorno del Comandante generale dell’Arma, il generale Giovanni Nistri.
Ultimo atto della cerimonia, la consegna di alcuni riconoscimenti ai militari distintisi in servizio. Li hanno ritirati il tenente colonnello Gabriele Passarotto, il maggiore Antonio Pisapia, il luogotenente Vittorio La Notte, il vice brigadiere Marco Tagliavini, il carabiniere scelto Domenico d’Orsaneo, il vice brigadiere Nino Bidini, l’appuntato Davide Latanza, i carabinieri Vito Gelao e Marco Giannoccaro. Un encomio collettivo è poi andato alla Stazione di via Hermet; lo ha ritirato, a nome di tutti i carabinieri che operano in quella realtà, il comandante, il maresciallo maggiore Pierfrancesco Truscelli. —
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