I carabinieri passano al setaccio l’abitazione

Le prime verifiche, poi il macabro rinvenimento. Attesa per l’autopsia. Sentiti i parenti e un ragazzo
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

RONCHI DEI LEGIONARI. È stato un sabato di mobilitazione a Ronchi dei Legionari. Erano da poco passate le 20 quando, nell’abitazione dove la sedicenne aveva partorito, i carabinieri hanno effettuato la perquisizione rinvenendo il feto in un armadio, contenuto in una borsa.

Le pattuglie dei militari sono iniziate ad arrivare assieme anche ai mezzi del 118. I primi ad accorrere sono stati gli uomini della locale stazione dei carabinieri, al comando del maresciallo Mario Egidi. A loro è toccato l’ingrato compito di entrare nell’appartamento ed effettuare le prime verifiche del caso e i primi accertamenti.

Quindi sono arrivati il capitano della Compagnia di Monfalcone, capitano Daniele Panighello, e gli uomini dello speciale reparto scientifico dell’Arma, chiamati a repertare ogni seppur piccolo particolare utile per le indagini.

La zona è stata subito delimitata con l’utilizzo di fettucce bicolore, in modo che nessuno potesse accedere al luogo dove erano in atto i delicati sopralluoghi. I carabinieri hanno lavorato per lunghe ore per setacciare l’abitazione ed eseguire gli opportuni rilievi. Importante era non “inquinare” le prove.

Sono stati tenuti a debita distanza anche quanti sono giunti sul posto, richiamati dalla mobilitazione delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Difficile, se non impossibile, descrivere la scena che i militari si sono trovati davanti, così come appare difficile capire i metodi seguiti per non lasciare nulla al caso.

Il fatto che siano intervenuti reparti speciali fa supporre l’utilizzo di sofisticati e precisi metodi di indagine. I carabinieri hanno sentito i familiari della ragazza. Al di fuori dello stabile i militari hanno anche ascoltato un ragazzo. È stato condotto nel retro della palazzina, lontano dalle persone affluite in zona.

Il tutto prima di passare agli interrogatori formali che dovranno far luce su quanto è accaduto a Ronchi dei Legionari. Quelle fettuccine, le stesse che si utilizzano per delimitare le aree di cantiere, sono state tolte già nella prima mattinata di domenica quando, evidentemente, i carabinieri avevano concluso ogni attività sul posto. Le indagini ora attendono l’esito dell’autopsia sul feto.

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