I caprioli golosi di Miramare ritrovano casa sul Carso

TRIESTE Massimiliano è un bell’esemplare maschio di 26 chilogrammi. Carlotta, 21 kg, la sua compagna, è in dolce attesa. Da diverse settimane i due innamorati erano intrappolati all’interno del comprensorio del parco di Miramare, dove si erano intrufolati probabilmente attraverso qualche squarcio nelle recinzioni dopo essersi calati giù dal Carso. E lì avevano costruito il loro nido d’amore: una vera e propria reggia di 22 ettari con tanto cibo gratis. Quale? Fiori, gemme e germogli, diventati ormai il loro pane quotidiano.
Un problema non da poco, insomma, per giardinieri e vertici del parco. E una criticità per gli stessi caprioli, vista la presenza all’interno della residenza di uomini, in molti casi accompagnati da cani, che rischiavano di infastidire la coppia, peraltro pronti a dare alla luce in maggio i loro cuccioli. Di lì la richiesta dei responsabili del Museo storico e parco del Castello di Miramare di intervenire, sfociata all’alba di ieri in un “blitz” andato a buon fine: la coppia è stata catturata e successivamente liberata.
Riuscire a prendere i due innamorati, però, non è stato facile. L’operazione ha richiesto l’intervento di una task force formata da 27 operatori forestali specializzati nella cattura di fauna selvatica in difficoltà, provenienti da varie parti del Fvg, nonché personale del dipartimento di Scienze agroalimentari e animali dell’Università di Udine e personale della Regione. Una volta finiti nella “trappola” delle reti allestite dai forestali, i due ungulati sono stati trasportati vicino a Santa Croce e non appena ricevuto l’ok dall’esperto Stefano Pesaro sono stati liberati e immessi nel loro ambiente naturale. Tutta l’operazione è stata coordinata, con successo e fatica, dal maresciallo triestino della forestale Maurizio Rozza.
Già anni fa era stata segnalata la presenza di caprioli all'interno del parco di Miramare. L'appetito degli ungulati, divoratori di fiori e germogli, aveva provocato in quell’occasione danni economici per oltre una decina di migliaia di euro. Ma i caprioli di Miramare sono stati protagonisti anche di altri episodi, non sempre a lieto fine. Nell'estate del 2015 due esemplari vennero salvati dopo essere caduti nel lago dei cigni, ma purtroppo nello stesso anno ci furono tre casi di caprioli annegati: due nella fontana davanti al bar e uno nel lago dei cigni. Nel giugno del 2016, invece, un capriolo venne trovato ferito sulla spiaggia della Riserva marina, a pochi metri dall'ingresso del parco. In quel caso i Vigili del Fuoco assieme all’Enpa riuscirono a trarre in salvo l’animale di fronte agli occhi dei turisti che si stavano recando ad ammirare la residenza di Massimiliano e Carlotta.
Soddisfatta la direttrice del Museo e del Parco di Miramare Andreina Contessa: «Voglio ringraziare la forestale per il lavoro, svolto in maniera davvero professionale». —
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