I bonus antipovertà diventano legge

Via libera del Consiglio alle «misure di inclusione attiva e sostegno al reddito». Assegni mensili fino a 550 euro alle famiglie con almeno due figli minori a carico, 500 per gli altri beneficiari

TRIESTE Il Consiglio regionale ha approvato, nel tardo pomeriggio di lunedì, la proposta di legge su «misure di inclusione attiva e sostegno al reddito», misura meglio nota come reddito di cittadinanza. Le nuove norme sono passate con i 27 voti favorevoli di Pd, Cittadini, Sel e Movimento 5 Stelle. Otto i voti contrari di Fi, Autonomia responsabile, Ncd e Fdi/An.

Confermati i termini dell'operazione. Potranno accedere al contributo le famiglie che non superano la soglia Isee di 6mila euro e che abbiano la residenza in regione da almeno 24 mesi. L'importo dell'assegno potrà arrivare fino a 550 euro per i nuclei con almeno due figli minori a carico. Soglia massima di 500 euro per gli altri beneficiari. Il contributo verrà erogato per 12 mesi rinnovabili per un ulteriore anno. Il tempo di verifica per il rinnovo del bonus è fissato in due mesi. Condizione necessaria per ottenere il contributo sarà accettare il "patto di inserimento", che comporta l'adesione a specifici percorsi di formazione e aggiornamento.

Consiglio regionale, resa dei conti sul reddito di cittadinanza
Silvano Trieste 31/07/2013 Sala del Consiglio Regionale

Le misure antipovertà potranno contare su un budget complessivo nel bienno 2015-2016 di 29,5 milioni di euro, di cui 10 dal bilancio regionale, 11,5 dal Fondo solidarietà e altri 8 da altre misure sociali. L'approvazione del regolamento che renderà operativi i contributi avverrà entro 60 giorni

Al termine del dibattito la presidente della Regione Debora Serracchiani è intervenuta affermando che «non ci sono bandierine da mettere, ci sono temi sui quali nessuno può aggiungere i suoi colori politici» e ha invitato a non usare con leggerezza il termine “sperimentale” che invece va utilizzato con tutta la forza che esso contiene. «Ci sono famiglie - ha proseguito per le quali 180 euro al mese fanno la differenza. Tutti insieme abbiamo messo dei tasselli, una piccola risposta assolutamente sperimentale. È un patrimonio; sarebbe incomprensibile, illogico, improprio dividersi su questo tema».

Soddisfazione dei Cittadini, espressa dal consigliere Gino Gregoris, relatore della legge, e del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato come si tratti della prima misura concreta di questo tipo approvata da una regione italiana.

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