I balli e i sogni di Antilai, Davide e Christian, i tre acrobati della pista a ritmo di musica

L’Accademia danze Trieste sfonda nella break dance sportiva. La 23enne Sandrini pronta per i mondiali in Cina 
Da sinistra. Davide, Antilai e Christian
Da sinistra. Davide, Antilai e Christian

TRIESTE Un biglietto sicuro per i mondiali in Cina e altri due trofei di rango nazionale. L’Accademia danze Trieste ha sfruttato nel migliore dei modi la vetrina dei campionati assoluti Fids di breaking (la versione agonistica della break dance), andati in scena a Riccione alla vigilia dell’ultima stretta anti-Covid. La spedizione della società diretta da Elisabetta Mercusa e gestita a livello sportivo dall’istruttore Ivan Collini ha sortito quattro podi portando alla ribalta tre ragazzi e altrettante storie. In primo piano è finita Antilai Sandrini, 23enne ballerina di break dance cresciuta tra palco e palestra a “colpi” di ginnastica artistica, cheerleading e arti marziali cinesi racchiuse nel wushu. È pordenonese di nascita ma triestina acquisita per passione, visto che è tesserata per l’Accademia danze Trieste e si allena qui. È una ragazza abituata da sempre all’arte sposata alla musica e all’acrobazia: a Riccione ha colto un primo posto nella Categoria Bgirl Over 16, un successo che le vale l’accesso ai mondiali di breaking in programma in Cina, a Nanjing, a luglio. Non paga del timbro sul passaporto iridato, Antilai – nome dell’Est che suona come “figlia del vento” – ha concesso il bis da podio anche nella competizione valida per il titolo italiano, giungendo seconda nella Classe U Over 19: «Avevo partecipato a un contest mondiale anche nel wushu e sempre in Cina, poco prima che scoppiasse l’epidemia. La Cina è proprio scritta nel mio destino. A Riccione ho cercato semplicemente di ballare, di far valere lo stile e l’attitudine ancor prima di ritmo e acrobazie», sottolinea la “figlia del vento” della break dance di casa nostra: «Ora sogno un ritorno alla piena normalità ovunque, anche nello sport, da vivere nuovamente nelle palestre e nella danza».

L’esperienza a Riccione ha rappresentato un momento fondamentale anche per le aspettative dei triestini Davide Zinno e Christian Chinnici, gli altri due giovanissimi ballerini di break dance lanciati nella mischia dall’Accademia danze e in grado di aggiudicarsi le rispettive categorie del Trofeo Fids “RiPartiamo”. Per il 13enne Davide Zinno era il debutto assoluto in una competizione dal respiro nazionale, avventura nobilitata con il primo posto nella Categoria B-Boy Classe C 12/15. Davide aveva iniziato con il calcio ma il pallone non lo confortava a dovere. Ha abbracciato così la break dance partendo dalla Ginnastica Triestina sotto le cure di Emanuele Bastia, è approdato poi alla palestra California e quindi all’Accademia danze Trieste, supportato dai consigli di Paolo Gargiulo: «Ero molto emozionato, lo confesso», rivela Davide: «Non sapevo cosa mi attendeva, in fondo volevo fare solo esperienza e giocarmi le mie carte sul ritmo. Per calmarmi sono stati fondamentali i consigli del mio compagno di club, Christian, bravo a mettermi a mio agio».

Christian Chinnici, studente del quarto anno socio-sanitario al Deledda, non solo ha fatto da supporto all’amico debuttante ma si è preso poi il primo posto nella Categoria Bboy Over 19 Classe C. La break dance per lui non è del resto solo svago, ma terapia, vero percorso di vita: «In un periodo di crisi la break mi ha aiutato a uscirne. Prima mi dedicavo allo stile latino-americano, ora con il Breaking sono invece più motivato e realizzato. Le prossime gare? Ho una mia filosofia. Ballo anzitutto per me e poi per un eventuale risultato sportivo».—


 

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