I 70 anni dell’Unione degli Istriani: tre giorni di eventi tra Trieste e Muggia

Dal 28 al 30 novembre in programma una serie di iniziative. Il presidente Lacota: «Celebriamo anche il ventennale della legge del Ricordo»

Lorenzo Degrassi
L’Unione degli istriani con al centro il presidente Lacota e il logo per i 70 anni Foto Lasorte
L’Unione degli istriani con al centro il presidente Lacota e il logo per i 70 anni Foto Lasorte

L’Unione degli Istriani compie 70 anni. E per celebrare questa ricorrenza organizza una serie di eventi negli ultimi giorni di novembre, in corrispondenza con il giorno di fondazione del sodalizio, avvenuto il 28 novembre 1954. Si comincia proprio il 28 novembre, alle 11, quando nell’aula del Consiglio comunale il sindaco Roberto Dipiazza consegnerà il sigillo trecentesco all’associazione presieduta da Massimo Lacota.

Si proseguirà il 29 novembre, con la giornata che inizierà alle 9.30, quando una delegazione partirà da piazza Oberdan con appositi pullman riservati diretti ai luoghi simbolo del mondo dell’esodo: verranno commemorati così i martiri delle Foibe e i caduti per l’italianità della Venezia Giulia con una deposizione di corone d’alloro alle foibe di Basovizza e Monrupino e nel parco della Rimembranza sul colle di San Giusto, al monumento ai caduti e a quello dedicato alle vittime della strage di Vergarolla. Alle 14. 30 una motonave riservata partirà dalle Rive di Trieste alla volta di Muggia, dove i convenuti saranno accolti dal sindaco Paolo Polidori e delle autorità cittadine.

Per i partecipanti seguirà una breve visita del centro storico e alle 18.30 un concerto commemorativo nel teatro comunale Giuseppe Verdi. Le celebrazioni raggiungeranno l’apice sabato 30 novembre, con l’evento principale a partire dalle 9.30, nell’auditorium del Generali Convention Center di Porto Vecchio.

«Per ovvi motivi anagrafici questo grande compleanno dell’Unione degli Istriani sarà l’ultimo al quale potranno assistere un gran numero di istriani – spiega Lacota –. Questo evento giubilare si tiene nell’ambito di altre tre ricorrenze importanti che quest’anno festeggiano la cifra tonda: il ventennale della legge del Ricordo, realizzata grazie al lavoro di uno dei nostri più illustri soci, Roberto Menia, i 40 anni dall’acquisto di palazzo Tonello da parte dell’Unione degli Istriani e i cent’anni dall’effimera annessione di Fiume all’Italia che completò, anche se per poco tempo, il Risorgimento italiano. Attorno al nostro evento, quindi, ruotano tutta una serie di altri accadimenti storici legati al nostro sodalizio. Per le nostre celebrazioni abbiamo pensato di coinvolgere anche Muggia – ha sottolineato Lacota – in quanto ultima città istriana rimasta in territorio italiano».

Tutte le iniziative organizzate per l’occasione sono promosse in collaborazione con il Comune di Trieste, la Regione Fvg, la Fondazione CRTrieste, l’Università Popolare e il Comune di Muggia. Il concerto al teatro Verdi della cittadina rivierasca sarà diretto dal maestro Elia Macrì, coordinatore musicale dell’Unione degli Istriani, e sarà interamente dedicato ad autori istriani. «Cominceremo con il cinquecentesco Andrea Antico da Montona – ha ricordato Macrì – per poi proseguire con Francesco Spongia da Rovigno. Non potrà sicuramente mancare il piranese Giuseppe Tartini, mentre la seconda parte del concerto verterà sul periodo austriaco dell’Istria con musiche del polesano Antonio Smareglia e del buiese Augusto Cesare Seghizzi».

Ad aprire e chiudere il concerto muggesano, come di consueto nei raduni degli esuli, saranno l’inno di Mameli e quello all’Istria. —

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