I 500 bandisti in concerto conquistano la piazza di Monfalcone eseguendo “Viva la Rocca”

La. Bl.
Il mega concerto bandistico in piazza della Repubblica e alcuni giovani musicisti partecipanti Foto Bonaventura
Il mega concerto bandistico in piazza della Repubblica e alcuni giovani musicisti partecipanti Foto Bonaventura

Nemmeno nei martedì di Carnevale più affollati la piazza di Monfalcone ha sentito risuonare con la forza di ieri “Viva la Rocca”. A eseguire l’inno informale della città, diretti dal maestro della Banda civica Città di Monfalcone, Roberto Caterini, sono stati, all’unisono e senza sbavature, 500 bandisti arrivati da tutto il Friuli Venezia Giulia. Venti i complessi bandistici che, dopo aver sfilato nel centro città, si sono ritrovati davanti al municipio per onorare la 44esima Rassegna bandistica regionale Anbima, organizzata dalla sezione isontina dell’Associazione con il sostegno di Anbima Fvg, del Comune di Monfalcone e della Cassa Rurale Fvg.

Momento clou dell’appuntamento è stato appunto il “concertone”, che si è aperto con l’Inno d’Italia, diretto dal maestro Simone Comisso, per proseguire oltre con l’omaggio a Monfalcone, con l’Inno dell’Anbima, diretto dal maestro Cosimo Taurisano della banda di Lavariano e accompagnato dalle majorette della banda di Prata di Pordenone. È stata poi la volta di Wien bleibt Wien, marcia austriaca che, come ha spiegato Franco Ongaro, presentatore della manifestazione, a livello giuliano è diventata “Molighe el fil che el svoli” (a dirigere il maestro Patrick Quaggiato della Società filarmonica Kras di Doberdò). A chiudere è stata però l’emozionante “La vita è bella” con la conduzione del maestro Marcello Sfetez, dell’Associazione bandistica folcloristica Ongia di Muggia, suggellando così il passaggio di consegne con la sede nel 2024 della rassegna bandistica regionale. A ufficializzarlo ieri anche la presenza dell’assessore al Bilancio di Muggia Andrea Mariucci, mentre a rappresentare il Comune di Monfalcone c’era il consigliere comunale Paolo Bearzi.

L’importanza dell’appuntamento e del ruolo delle bande è stata sottolineata invece dal presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin. «Questa piazza si è riempita di un pezzo di storia della nostra comunità oggi – ha detto – e spesso è una storia ultracentenaria. Grazie per la tradizione che portate avanti». Alla Regione il presidente dell’Anbima Fvg Pasquale Moro poco prima aveva però chiesto una «considerazione che vada oltre i numeri dei complessi bandistici, valutando quanto queste realtà fanno in termini di formazione musicale e di cultura». Il saluto dell’Anbima nazionale è stato portato da Eugenio Boldarino, mentre ha giocato in casa il presidente della sezione isontina dell’associazione, il monfalconese Sergio Poian, che ha voluto ringraziare le bande per la partecipazione.

Protagoniste di questa 44esima edizione sono state per l’Isontino la Società filarmonica Kras di Doberdò, Società Filarmonica di Turriaco, Associazione musicale banda Donatori di Sangue di Villesse, Banda civica Città di Monfalcone, Banda della Società filarmonica “Verdi” di Ronchi dei Legionari. Da Trieste e territorio circostante sono arrivati invece la Filarmonica di Santa Barbara (Muggia), Orchestra a fiati Arcobaleno Ongia, Banda Berimbau. Il Friuli è stato rappresentato da Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, Corpo bandistico comunale “Gioacchino Rossini” di Castions di Strada, Nuova Banda di Carlino, Corpo bandistico musicale Città di Cividale, Filarmonica “Verdi” di Lavariano, Corpo bandistico “Pastorutti” di Manzano. Per il Pordenonese presenti Filarmonica Sanvitese, Banda musicale di Porcia, Filarmonica di Bagnarola, Banda musicale di Prata. LA. BL.

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