Ho già tre dosi di vaccino e ho avuto il Covid, cosa devo fare? E come funziona per i fragili e i bambini? Guida alla quarta dose
La guida al secondo richiamo: coinvolte oltre 13 milioni di persone, si potrà fare in farmacia, dal medico di base o negli hub rimasti in funzione
TRIESTE Da mercoledì 13 luglio parte l’operazione quarta dose per gli ultrasessantenni, i fragili dai 12 anni in su e gli over 60 guariti da almeno 120 giorni. La circolare a quattro firme – Salute, Aifa, Iss e Css – è stata diramata lunedì sera, mentre oggi andrà in Gazzetta ufficiale la determina della stessa Aifa che ridisegna il piano del richiamo bis, fino a oggi riservato agli ultraottantenni.
Poi dal giorno successivo gli over 60 potranno farsi avanti e mostrare il braccio. Anche se le Regioni già pronte potranno partire da subito e quelle che non lo sono prendersi ancora qualche giorno, precisano dal ministero della Salute.
Ecco una guida alla quarta dose:
La fascia d’età: arriva il semaforo verde per tutti i sessantenni
Circa 13 milioni di italiani tra 60 e 79 anni potranno da domani alzare un po’ la barriera contro il virus facendosi somministrare la quarta dose, anche se spetterà alle singole regioni decidere quando far partire le somministrazioni, finora riservate a chi aveva dagli 80 anni in su, mentre il secondo booster era riservato agli over 60 affetti però da una serie di patologie gravi elencate nella precedente circolare del ministero della Salute. Elenco ricalcato anche dalla circolare firmata ieri da Salute, Aifa, Iss e Css. La somministrazione del nuovo richiamo avverrà ovviamente su base volontaria.
Possono farla però solo gli ultrasessantenni che abbiano fatto la terza dose da oltre 120 giorni o che siano guariti dal Covid sempre da quattro mesi almeno. Chi facesse il vaccino ad esempio il 15 luglio, potrebbe poi ricevere un altro richiamo con il vaccino autunnale aggiornato su Omicron non prima di metà novembre. Resta da vedere quanti risponderanno all’appello dopo il flop tra gli over 80, tra i quali solo il 25% ha fatto il passo avanti per farsi somministrare la quarta dose.
I fragili: si parte dai 12 anni in su, per i minori solo Pfizer
Anche i fragili potranno fare la quarta dose dai 12 anni in su, mentre finora la possibilità era offerta solo agli over 60. Dai 12 ai 17 anni però la scelta è limitata a Pfizer, che si è deciso di usare sin dall’inizio per i più giovani. Per quanto riguarda le patologie, sono le stesse previste anche in precedenza. Quindi per le malattie respiratorie figureranno scompenso cardiaco in fase avanzata e pazienti con post-shock cardiogeno, per quelle neurologiche la sclerosi laterale amiotrofica, la sclerosi multipla e la distrofia muscolare, tanto per citare le più diffuse. Poi secondo booster anche per diabete di tipo uno e due, cirrosi epatica, ictus con compromissione motoria e neurologica-cognitiva, infarto, fibrosi cistica, anemie gravi, sindrome di Down e grave obesità, più altre patologie meno note. Il problema però è che la maggior parte di questi pazienti non sa nemmeno di rientrare tra chi ha diritto alla somministrazione. Per questo medici e strutture sanitarie che li hanno in carico dovrebbero procedere con la «chiamata attiva», ricordando loro con una telefonata o un sms l’appuntamento con il secondo booster.
I guariti: negativi da 120 giorni pronti per il booster
Alla fine anche i guariti con più di 60 anni avranno diritto alla quarta dose, purché siano passati almeno 120 giorni dal tampone che certifica il ritorno alla negatività. In un primo momento si era pensato di escludere chi aveva avuto il Covid anche da più tempo, perché comunque la malattia stimola la memoria cellulare che è particolarmente efficace nel proteggere dalle forme gravi, ma alla fine si è deciso di ricalcare lo schema già previsto per gli over 80. Quindi il semaforo verde al secondo booster varrà anche per chi ha avuto il Covid da almeno 4 mesi. Gli stessi che occorreranno poi per farsi somministrare in autunno uno dei due vaccini aggiornati su Omicron. Ovviamente chi si è contagiato più recentemente dopo i fatidici quattro mesi potrà fare la quarta dose. Certo è che andare troppo in là non solo comporta ritrovarsi nel periodo clou delle vacanze, ma implica anche ritardare poi di molto il richiamo con il vaccino aggiornato, che a quel punto diventerebbe possibile in inverno anziché in autunno, quando i virologi prevedono un ritorno di fiamma del virus.
I tempi: almeno quattro mesi dalla terza dose
Ovvio che per fare la quarta occorre prima aver fatto la terza. Ma anche in questo caso, come per i guariti, tra una puntura e l’altra devono essere passati non meno di 120 giorni, perché prima, secondo gli esperti, le difese indotte dal vaccino sono ancora abbastanza alte. Anche se i dati di protezione del booster, pubblicati sabato scorso nel bollettino settimanale dell’Iss, qualche dubbio lo fanno venire, visto che l’efficacia è del 52% nel prevenire l’infezione. Un vantaggio abbastanza striminzito rispetto al 45% riportato per i vaccinati a distanza di 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, quindi booster escluso. Percentuale di efficacia che stranamente scende, anziché salire, quando la puntura la si è fatta da meno tempo, tra i 91 e i 120 giorni. Nel prevenire i casi di malattia severa però la percentuale di protezione con il booster sale all’86% contro il 70% di chi ha completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni e il 68% di chi il richiamo l’ha fatto da meno tempo. Con questi numeri è difficile pensare che la quarta dose agli over 60 sarà un successo.
Come prenotarsi: niente “chiamata attiva”, iscrizioni su Internet
La quarta dose potrà essere fatta dal proprio medico di famiglia, in farmacia oppure in uno dei circa 2.300 centri vaccinali ancora funzionanti. Nel primo caso basta chiamare in studio e prenotarsi. Ma solo il 25% circa dei dottori ha aderito alla campagna vaccinale. Per farsi vaccinare in farmacia è invece necessario passare prima per il sito regionale e prenotarsi da lì, scegliendo tra quelle che hanno aderito alla campagna. Sempre tramite il sito della propria Regione ci si può prenotare in uno dei centri vaccinali, situati di solito nelle Asl o negli ospedali. La «chiamata attiva» per mezzo di sms difficilmente sarà attivata, visto che la platea degli aventi diritto alla quarta dose è molto più estesa. Nessun problema invece per chi è in vacanza. Ad oggi quasi tutte le regioni «turistiche» consentono a chi ne ha diritto di vaccinarsi pur provenendo da un’altra regione.
Possibilità offerta al momento da Sicilia, Campania, Lazio, Calabria, Alto Adige, Trentino, Sardegna, Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta. Fanno per ora eccezione Liguria e Toscana, che probabilmente seguiranno l’esempio delle altre nei prossimi giorni.
La campagna d’autunno: da settembre i vaccini aggiornati a Omicron
La quarta dose estiva dovrebbe essere solo l’antipasto della campagna vaccinale d’autunno, che potrà contare però sui vaccini aggiornati a Omicron. E siccome tra una somministrazione e l’altra devono comunque passare quattro mesi, questo potrebbe un po’ frenare la spinta verso il secondo booster ora, che rinvierebbe poi il prossimo appuntamento con il vaccino alle porte dell’inverno, passando la prevista ondata autunnale con le difese anticorpali in fase calante. Ma a complicare le cose ci sono anche le differenti strategie delle aziende produttrici. Secondo indiscrezioni Moderna, subito dopo l’approvazione dell’Ema, uscirebbe già a settembre con il suo bivalente tarato sul ceppo originario di Wuhan e quello di Omicron 1. Che aumenta di poco la protezione dal contagio, più quella dalla malattia grave, rispetto ai vaccini attuali. Pfizer invece starebbe aggiornando nuovamente il suo vaccino intorno al ceppo oggi dominante di Omicron 5, ma in questo caso la distribuzione avverrebbe a novembre inoltrato, complicando ancor più la scelta di chi oggi dovrebbe fare la quarta dose.
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