«Ho colpito la mia gemella per difesa»

Sara racconta la sua versione sull’accoltellamento di Dajana: la sorella avrebbe afferrato per prima l’arma durante la lite
Le due gemelle fiumane
Le due gemelle fiumane

FIUME. I pericoli sono due: inquinamento di prove e addirittura reiterazione del reato. Da qui la decisione del giudice inquirente del Tribunale fiumano, Ksenija Zorc, di accettare quanto proposto dalla Procura, disponendo un mese di carcerazione preventiva per la 22enne Sara Grkovi„.

Sara è sospettata di avere accoltellato la gemella Dajana Grkovi„ al culmine di un violento litigio avvenuto sabato sera nel loro appartamento, situato al pianoterra di via Fratelli Ba›i„, nel rione di Zamet a Fiume.

L’accoltellata – colpita all’addome e poco sopra il ginocchio destro – è stata sottoposta ad intervento chirurgico al Centro clinico ospedaliero di Fiume, operazione riuscita perfettamente, con Dajana che è stata dichiarata dai medici fuori pericolo di vita.

Accoltella la sorella gemella per gelosia
Le due gemelle fiumane

Intanto gli inquirenti continuano a chiedersi come mai le due sorelle gemelle, avvenenti e sempre ben vestite e truccate, siano giunte al punto tale da “risolvere” i loro rapporti con una pericolosa arma da taglio.

In un primo momento si era parlato di gelosia, della presenza di un uomo tra le due giovani, ma la verità sembra essere un’altra, ben più complessa.

A prestare ascolto a voci ufficiose, tra le due gemelle non correva buon sangue da anni. Sembra che Dajana fosse la sorella dominante, quella che doveva essere sempre ascoltata ed avere ragione.

Si apprende che l’altra gemella, Sara, le scriveva anche i compiti di casa quando frequentavano la scuola ed era sempre pronta ad assumersi tutte le colpe, pure quelle di cui era responsabile la gemella.

Sabato scorso la situazione è precipitata: le due giovani, che vivevano da sole nell’alloggio (la madre si è stabilita in Germania), hanno cominciato a bisticciare e dalle parole si è passato ai fatti, anzi alle mani.

Stando a quanto ricostruito, Dajana avrebbe cominciato a stringere con entrambe le mani il collo della sorella. Quindi, mentre Sara stava soffocando, avrebbe afferrato per prima un coltello, ferendo la sorella.

Questa avrebbe reagito con veemenza, strappandole l’arma e colpendo due volte Dajana. Agli investigatori e ai medici, Sara ha mostrato la lesione causata dal coltello e i segni bluastri sul collo, provocati dalla forte stretta.

Da citare che non appena la giudice Zorc ha fatto sapere la sua decisione sul mese di custodia cautelare, Sara è scoppiata in un pianto a dirotto, afflosciandosi sulla panca su cui sedeva.

Per poter difendersi a piede libero, dovrà versare una cauzione pari a 100 mila kune, circa 13 mila euro.

Ad aspettare la figlia fuori dall’aula giudiziaria c’era la madre, distrutta dal dramma familiare, con Sara che dovrà restare in carcere, mentre Dajana sarà ancora in cura all’ospedale fiumano per diverse settimane.

Se i fatti si sono svolti come ricostruito e se il tutto potrebbe essere ricondotto ad antiche ruggini tra le due gemelle viene da chiedersi come la famiglia non si sia mai accorta di questo strano rapporto gemellare.

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