Harry’s entra nell’olimpo della pasticceria
La squadra capitanata dal “pastry chef” Tufano ha ottenuto il titolo di «miglior novità dell’anno» dal Gambero rosso
Da sinistra Antonio Tufano, il delegato del Gambero rosso e Matteo Metullio alla premiazione dell’Harry’s
TRIESTE L’Harry’s centra un altro importante obiettivo. Dopo la stella Michelin ottenuta un anno fa, ieri con l’Harry’s Pasticceria di via dell’Orologio ha portato a Trieste anche il premio “Migliore novità dell’anno” della guida Gambero Rosso-Pasticcerie e Pasticceri 2020, accaparrandosi pure le due “torte” , il simbolo del riconoscimento conferito a chi raggiunge un punteggio tra gli 85 e gli 89 centesimi. Un debutto di peso nella classifica di una guida che di anno in anno fotografa il settore e premia le eccellenze.
Con questo riconoscimento la guida attribuisce alla pasticceria alle spalle di piazza Unità, che dispone di un ampio laboratorio in via della Pescheria e del punto vendita a due passi dal Grand Hotel Duchi d’Aosta, il punteggio più elevato tra quello assegnato alle pasticcerie della nostra regione. Merito del lavoro di una squadra di quattro pasticceri capitanata dal pastry chef Antonio Tufano, che ieri a Roma, accompagnato dallo chef stellato dell’Harry’s Piccolo Matteo Metullio, ha ritirare il premio. Un’altra soddisfazione per la famiglia Benvenuti - proprietaria della pasticceria e dell’albergo con annesso ristorante stellato - che regala prestigio anche alla nostra città.
Harry’s Pasticceria è stata aperta il 10 ottobre del 2018. In un anno di vita ha già raggiunto un traguardo importante. A pesare sulla valutazione del Gambero Rosso sono stati i prodotti, l’innovazione, il servizio e la pasticceria di per sé, con le soluzioni di arredo, l’illuminazione, gli eleganti dettagli disegnati dall’architetto Rossella Gerbini. Macarons, monoporzioni golosissime, pasticceria da thè, e uno sguardo ai dolci della tradizione italiana senza dimenticare i grandi classici e alla pasticceria francese, con proposte che regalano un momento di dolcezza a chi entra in quell’angolo di Trieste, ben frequentato anche dai turisti.
Tufano, 30 anni e originario di Sarno in provincia di Salerno, è arrivato a Trieste grazie a Metullio con cui aveva già lavorato in Val Badia. «Non ci aspettavano così presto un simile risultato - ammette - però ce l’abbiamo messa tutta, sperimentando, lavorando con determinazione. I triestini inizialmente hanno guardato con un pizzico di diffidenza alla novità, ma ora ci regalano grandi soddisfazioni, scegliendo spesso i nostri dolci per i loro momenti più importanti». —
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