Hangar innovativi per pitturare le navi

Ormai completati i due capannoni alla Fincantieri per accogliere i tronconi. Le strutture hanno cancellato 150 posti auto
Bonaventura Monfalcone-26.11.2016 Float Out Ceremony-Msc crociere-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-26.11.2016 Float Out Ceremony-Msc crociere-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Navi sempre più grandi alla Fincantieri di Monfalcone e lo stabilimento deve adattarsi a queste nuove situazioni e soprattutto alle nuove esigenze della produzione. Una rivoluzione che si tocca con mano entrando da qualche tempo allo stabilimento di Panzano dove stanno sorgendo, e si vedono bene anche dall’esterno, grandi capannoni nuovi di zecca. Sono quelle strutture che hanno portato via i 150 posti auto all’interno dello stabilimento e che hanno provocato disagi e polemiche a Panzano dove il traffico è ormai al limite tra Tir e automobili.

Ma torniamo alle strutture. Si tratta di capannoni di nuova generazione che serviranno per la pitturazione dei tronchi di nave sempre più grandi, in linea con la crescita delle dimensioni delle navi da crociera. Si sta finendo la costruzione di queste realtà che saranno consegnate a lotti entro il primo semestre del 2017.

Fabbricati sui quali la Fincantieri ha investito svariati milioni di euro ma che erano necessari per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato. Proprio nei giorni scorsi infatti è stata varata la Msc Seaside che è la pi grande nave mai realizzata in Italia da Fincantieri e che raggiunge la 154mila tonnellate di stazza e una lunghezza di 323 metri. Accanto alla Seaside sono in costruzione altri giganti delle crociere e le dimensioni sono in continua crescita.

Una rivoluzione continua all’interno dello stabilimento di Panzano che si sta trasformando di continuo e dove recentemente, anche per le continue necessità di adeguamento della produzione, sono sempre più necessarie le raccomandazioni e i “refresh” sulle norme di sicurezza. Come è accaduto diversi giorni or sono quando parecchi lavoratori si sono recati all’infermeria accusando dei problemi agli occhi dovuti alle schegge o polveri provenienti dalle lavorazioni in corso.

Una situazione che ha spinto Fincantieri a promuovere immediatamente una campagna di sensibilizzazione sulle misure di prevenzione. In particolare sull’uso degli occhiali protettivi trasparenti che sono stati raccomandati per tutti i tipi di lavorazione anche per quelle in cui non sono richiesti.

Una campagna intensiva che è stata diretta soprattutto nei confronti dei lavoratori delle ditte esterne utilizzando dei volantini e dando stringenti comunicazioni alle ditte dell’appalto. È stato raccomandato di far usare gli occhiali soprattutto per gli addetti alle lavorazioni a bordo. E questo in maniera generale per tutti i lavoratori anche se in realtà quelli che lavorano a bordo o nelle officine dove si salda, si lavora sulle lamiere o si utilizza apparecchi per la verniciatura, la sabbiatura o altro sono già “formati9” su questo punto e utilizzano obbligatoriamente occhiali e maschere di protezione. Per i lavoratori di Fincantieri poi c’è anche il protocollo della “sicurezza attiva” che prevede tutta una serie di norme di comportamento e utilizzo dei mezzi di protezione anti-infortunistica. (g.g)

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