Hamburger, vinili di Elvis, passione: i 30 anni del tempio dei panini caldi

Il Tnt pub, nato dall’intraprendenza dei fratelli Sema, fa festa. Ideata una birra celebrativa speciale

TRIESTE «A cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta le paninoteche tiravano tantissimo. Ricordo che alle 16.30, quando aprivamo la domenica, avevamo la ressa di persone che attendevano in fila di entrare nel locale. Erano gli anni dei balli pomeridiani alla Ginnastica Triestina. Anni incredibili». Alma Sema sorride. Trent’anni ininterrotti di panini e birre non sono certo pochi. A potersi fregiare di questo titolo è una delle paninoteche più apprezzate e longeve del panorama triestino: il Tnt pub. Gestito sin dalla sua nascita dai fratelli triestini Alma e Giulio Sema, il Tnt viene inaugurato ufficialmente il 1° febbraio 1989, in un periodo di boom di locali specializzati nei panini caldi.

I clienti, vista anche la posizione piuttosto defilata rispetto alla “movida”, sono da sempre perlopiù triestini. «Ai tempi della presenza delle navi britanniche non mancavano gli esuberanti marine inglesi, e sino a qualche anno fa avevamo anche molti militari di leva provenienti dalla vicina caserma di via Rossetti», precisa Giulio. «I ragazzi che facevano la naia andavano matti per i panini maxi. Oggi invece i gusti sono cambiati. Accanto al classico prosciutto, formaggio e salsa rosa, che noi chiamiamo Ondo (celebrato anche da una parodia di Maxino rintracciabile su youtube, ndr), va tantissimo l’hamburger americano con bacon, cheddar e salsa barbecue. Piacciono molto anche gli hamburger di cinghiale o quelli con la chianina», aggiunge Alma.

Ma cosa c’era prima del Tnt al numero civico 46 di via della Ginnastica? «Costruiti nel 1859, i locali al piano terra del palazzo ospitavano nei primi anni del Novecento una apprezzata sala da ballo. Sotto l’amministrazione degli angloamericani l’esercizio diviene un fish and chips, piatto tipico della cultura culinaria britannica. Successivamente si susseguono due osterie: “Al Castello di Momiano” e “da Sergio”. Con quest’ultima gestione il locale inizia a diventare famoso per i propri panini caldi prendendo poi il nome di “Mini Pub”», si legge nel libro “Trieste a tutta birra”. «Lavorai al Mini Pub per un paio di mesi. Avevo ventitré anni. Capii che quello era il lavoro per me, ma non volevo avere padroni, volevo un locale tutto mio», racconta oggi Alma Sema.

Da lì ha inizio la storia del Tnt. La gestione del pub viene presa assieme al fratello più piccolo di tre anni, Giulio, reduce dall’anno di leva militare. Grazie all’intraprendenza dei due fratelli triestini la paninoteca prende quota, ampliando il proprio menù anche a insalate e piatti alla piastra, oltre che, più recentemente, a dolci di propria produzione. Ancora oggi negli oltre 100 mq, molti dei quali recuperati dopo i lavori di ampliamento effettuati nel 2007, vige uno stile che ha dei forti richiami agli anni Ottanta e in certi frangenti anche ad un passato ancor più lontano. Gli oltre 2000 compact disc inseriti in una grande teca, i vinili di Elvis Presley (il mito giovanile di Alma) e il jukebox della Wurlitzer sono delle chicche tra le quali si può anche trovare la foto della squadra di pallavolo del Tnt, già tre volte campione della Voleada, campionato amatoriale di volley del Friuli Venezia Giulia. Se uno dei punti di forza del locale, i panini per asporto, i primi di tutta Trieste, è venuto meno da qualche anno, continua invece sempre a fare splendida mostra di sé il murales interno al locale, realizzato da Oscar Boris, che omaggia lo storico Tnt, ossia il gruppo di agenti segreti legato ad Alan Ford, il personaggio protagonista dell’omonima serie a fumetti ideata da Max Bunker e da Magnus nel 1969.

Per festeggiare il trentennale è stata addirittura creata una birra speciale, una rossa realizzata grazie all’appoggio del birrificio Cittavecchia di Sgonico con un una ricetta tutta personale dei gestori del Tnt. «Il segreto del nostro successo? Su tutto diciamo la passione – rispondono Alma e Giulio – abbinata alla professionalità e alla voglia di mettersi sempre in gioco». —


 

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