“Gusti”, i vegetariani sfidano i carnivori

All’opulenza del Borgo Americhe con trenta stand si contrappongono a Santa Chiara i chioschi di chi vuol mangiare sano 
Carne contro verdura. “Gusti di frontiera”, che verrà inaugurata giovedì per chiudersi domenica, sarà anche questo. Una sfida fra due “filosofie del piatto” diverse, contrastanti, diametralmente opposte. Ma gli organizzatori, proprio per non scontentare nessuno, hanno studiato menù differenziati, in maniera tale da poter soddisfare tutti.


Il regno indiscusso della carne sarà il “Borgo Americhe” che proporrà succulenti hamburger e golose patate twist dall’America, carne argentina alla brace, saporiti patti della cucina tex mex, la celebre carne brasiliana picanha e la feijoada.


È un menù irresistibile quello che il Borgo proporrà nella 14esima edizione di Gusti di frontiera. Una trentina gli stand che saranno posizionati da giovedì a domenica in via Cadorna e in via Boccaccio, con un’ampia offerta enogastronomica e di artigianato di tanti Paesi, come Venezuela, Argentina, Brasile, Ecuador e Cuba. Farà da contraltare a bistecche di angus e hot dog il “Borgo vegetariano”, un gradito ritorno nella kermesse enogastronomica goriziana. La
location
? In fondo a corso Verdi, all’altezza del Museo di Santa Chiara, sbarcheranno una quindicina di stand che saranno apprezzati da chi non vuole mangiare carne. Tante le particolarità, dalla birra vegana al sale dell’Himalaya, e le leccornie, come quelle del Salento e della Liguria.


I patiti


della carne


Burro di arachidi, hot dog e hamburger potranno essere gustati negli stand dedicati agli Stati Uniti, insieme alla bistecca “nera”, ovvero messa in infusione in varie spezie americane fra cui la fava di cacao, tutto innaffiato da una selezione di birre americane. Da Cuba arriveranno il gustoso pollo alla barbacoa e panini di angus, dal Messico i burritos, i tacos e il chili, dall’Argentina tanti sandwich, tra cui Manolo, preparato con angus condito con salsa tipica chimicurry, le empanadas, fagottini ripieni di carne, e tanta carne alla brace. Asado Il Venezuela proporrà birre tipiche e pabellon criollo, un piatto di riso, fagioli neri, verdure, platano fritto e carne, e arepas, panini di farina di mais, il Brasile la carne picanha e la feijoada, ovvero il riso con fagioli neri. Immancabile la cucina tex-mex, risultato della fusione di culture gastronomiche diverse, tra cui quelle di maia e aztechi. Un’occasione per assaggiare le fajitas, ovvero tortillas che racchiudono bocconcini di carne saltate con verdure, e ancora guacamole e altri piatti delle cucine americana e messicana in gustose varianti. Pietanze che potranno essere accompagnati da birre tipiche, ma anche da cocktail come mojito e caipirinha.


La filosofia


vegetariana


I vegetariani, ma non solo, apprezzeranno la proposta del Borgo da cui la carne sarà totalmente bandita. Dal Salento arriveranno infatti specialità senza carne come panzerotti con le verdure e strozzapreti alle cime di rapa, mentre da Corigliano Calabro saranno portati verdure e agrumi Igp. Anche la cucina ligure avrà una vetrina, con focaccia vegetariana, trofie e lasagne al pesto, così come quella della Valtellina. Non mancheranno marmellate, cioccolata e frutta sciroppata, oltre a tanti prodotti a base di visciola, una speciale ciliegia aspra simile alla amarena, usata per vino, liquori e dolci. Tra le curiosità, anche la birra vegana. Un Borgo mangereccio ma non solo: vi si potranno infatti trovare articoli fatti con la canapa e con i semi di fiori di loto, oltre ad abbigliamento e artigianato in cotone e lino e vasi artigianali in terracotta.


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