Gusti di frontiera, giro d’affari di un milione
Un giro d’affari potenziale che supera il milione di euro. Sempre che Giove pluvio non voglia recitare la parte dello sgradito protagonista.
È quanto porterà in dote “Gusti di frontiera”, divenuta indiscutibilmente la più importante manifestazione enogastronomica della regione. Il calcolo, assolutamente spannometrico e senza la pretesa di valore scientifico, scaturisce da una serie di calcoli molto semplici. Secondo una stima effettuata dall’ufficio del traffico e dal comando della polizia locale sono oltre centoventimila gli automezzi (tra auto, corriere, camper) attesi a Gorizia tra giovedì e domenica prossimi, quando il centro cittadino sarà invaso dagli stand e dai padiglioni del gran galà dei golosi. Calcoliamo che in media ogni mezzo trasporti tre persone (la stima è assolutamente in difetto): significa che a Gorizia arriveranno 360mila persone, o giù di lì. Si tratta di un dato assolutamente realistico, considerato che lo scorso anno si raggiunse il tetto dei 300mila visitatori pur con qualche incursione del maltempo.
Poniamo che, sempre secondo la “media del pollo” di Trilussa, ogni persona spenda almeno 3 euro: scaturisce una cifra che supera il milione di euro. Un dato assolutamente sottostimato ma che dà perfettamente il quadro dell’importanza di “Gusti” per la nostra città e per la sua economia. Tutto ciò a fronte di una spesa, assolutamente contenuta, di 146 mila 500 euro. Come a dire: ne spendi uno, ne incassi dieci. Peraltro, a beneficiare del flusso di visitatori non sono soltando gli standisti ma anche i ristoratori e gli esercenti. Qualche anno fa, facemmo una stima ottenuta moltiplicando gli incassi medi effettuati dai negozi del centro nelle loro diverse tipologie: risultò che furono 300mila gli euro (circa 600 milioni di lire) introitati. Davvero un bel giro d’affari che altro non è che una boccata d’ossigeno per un settore perennemente in crisi e che perde, mediamente in un anno, un migliaio di posti di lavoro.
Felice l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan. «Ci aspettiamo un’edizione-record. Peraltro, il tempo sembra promettere bene: le previsioni meteo sono, infatti, molto soddisfacenti. Le novità saranno tante e c’è molta curiosità per la presenza triplicata rispetto all’anno passato degli stand inglesi». Non manca l’appello alla moderazione, soprattutto quando si parla di alcol. «Siamo reduci dalla riunione dedicata alla sicurezza. Responsabilizzeremo, come succede ogni anno, tutti gli standisti affinché non continuino a somministrare alcol a chi è già ubriaco. Peraltro, l’ufficio del servizio prevenzione dell’Ass si è messo a disposizione per un incontro dedicato alla manipolazione degli alimenti. Questo per dire che siamo attenti a ogni problematica», conclude Bellan.
Nel frattempo, via Rastello sarà di nuovo la capitale delle contaminazioni e dei sapori: come già sperimentato con successo nel 2013, Gusti di Frontiera sarà l’occasione per far riaprire i battenti ai negozi sfitti che ospiteranno ristoratori e associazioni nostrani e d’oltreconfine. Dal pesce cucinato con la peka ai fasolari, passando per le specialità di carne della cucina tradizionale slovena, il cuore del centro storico goriziano sarà un trionfo di prelibatezze: un’opportunità per far rivivere gli spazi normalmente inutilizzati, che per quattro giorni, da giovedì a domenica, saranno vestiti a festa e animati da musica.
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