Gusti chiude con il "tutto esaurito": stand presi d’assalto, scorte esaurite
Gli organizzatori: «Superate le 900 mila presenze». Incrementi di vendita dal 30 al 40 per cento nei chioschi più gettonati
Bumbaca Gorizia 29.09.2019 Gusti di Frontiera domenica © Foto Pierluigi Bumbaca
GORIZIA Il trionfo del parcheggio creativo. O selvaggio. È uno degli elementi (per la verità politicamente scorretto) per misurare il successo di “Gusti di frontiera”. «Mancava soltanto che parcheggiassero sugli alberi», la constatazione tra il serio e il faceto di un vigile urbano.
Gusti di frontiera, i buongustai assaltano Gorizia
Molti marciapiedi sono stati invasi da vetture, con buona pace dei pedoni, costretti a camminare in strada. Qualcuno ha pensato (male) di posteggiare davanti ai passi carrabili, con conseguente intervento del carroattrezzi. Ma non in tutti i casi. E questo si è verificato sabato sera e ieri, per l’intera giornata. Se, poi, ci mettiamo che Giove pluvio non è intervenuto, il quadro è completo.
Gusti di frontiera 2019, chiusasi ieri, già definita l’edizione dei record per la partecipazione di 413 stand, può appuntarsi un’altra stella al petto. Quella del numero di visitatori. Gli organizzatori parlano di oltre 900 mila presenze, quando - lo scorso anno - si raggiunse quota 800 mila. Come, poi, si riesca a quantificare tale somma è un mistero ma deriva, fa sapere il Comune, dagli accessi ai varchi, dai dati sulla viabilità, dalla percentuale di utilizzo dei parcheggi, dai materiali distribuiti dagli infopoint.
Dopo una partenza d’eccezione fin dalla prima giornata, la 16ma edizione di Gusti di frontiera ha confermato il positivo trend di crescita. «L’imponente kermesse - sottolineano con soddisfazione il sindaco Rodolfo Ziberna e l’assessore Arianna Bellan - conferma e supera il suo primato di più frequentata manifestazione enogastronomica del Nordest». Gli incrementi di vendita negli stand più gettonati sono stati anche del 30 o 40 per cento. Già a metà pomeriggio, il chiosco dei toscani che proponevano la Fiorentina dei record aveva esposto un cartello: «Sé ri-finito tutto, un’altra volta. Ora si va a casa perché non se ne può più. Grazie Gorizia!».
Molto apprezzale anche le novità di quest’anno, a partire dal Borgo Africa, letteralmente preso d’assalto fin dal primo giorno, mentre l’abbinamento novità/qualità si è rivelato vincente. La folla che ha invaso Gorizia ha raggiunto picchi altissimi: una marea umana che, ordinatamente, si è riversata nelle vie e nelle piazze del centro tra cibo, musica e balli scatenati in un’atmosfera di festa fino a tarda notte. Grande l’apprezzamento per le specialità esotiche e di casa nostra, per i momenti d’intrattenimento e l’alta qualità complessiva dell’offerta culinaria.
Sotto il profilo dell’ordine pubblico, interventi per casi di ubriachezza molesta, una decina di malori, bambini che si perdono (e che hanno trovato i genitori), un paio di furtarelli di piccolo cabotaggio. Un vero e proprio bagno di folla ha accolto, poi, gli appuntamenti clou del Salotto del gusto: dai celebrity guest chef Antonio Lamberto Martino e Damiano Carrara allo chef stellato Emanuele Scarello. Il focus sul frico e le degustazioni di ribolla d’Oslavia hanno registrato la presenza costante di migliaia di persone nell’area talk.
Oggi se ne saprà di più. Il Comune stilerà il bilancio ufficiale di questa 16ma edizione con il dettaglio sul numero di partecipanti e sui numeri (altissimi) di contatti registrati sui social network. Spazio anche a un approfondimento sul gradimento dei visitatori per gli stand più apprezzati. —
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