Gusci di cozze dentro l’umido. Multati i ristoratori del centro di Muggia
MUGGIA Galeotta fu la cozza. Anzi, per la precisione, il guscio della cozza, quello che erroneamente si pensa di smaltire con l’umido come fosse cibo e invece va gettato nel secco residuo. Galeotta perché nei giorni scorsi ad alcuni esercizi muggesani è stata recapitata una multa di 50 euro dopo che gli addetti erano stati “pizzicati” dalle telecamere ad abbandonare i sacchetti dei rifiuti pieni di gusci di molluschi fuori dagli appositi contenitori. «È una vergogna – hanno detto all’unisono i titolari multati, che hanno chiesto di restare nell’anonimato –, specie se si considera che paghiamo già una tassa dei rifiuti importante».
Secca la replica dell’amministrazione. «È un malcostume che abbiamo tollerato finora, nonostante avessimo da tempo i riscontri fotodocumentati – spiega l’assessore all’Ambiente del comune rivierasco, Laura Litteri – ma la misura ora è colma. È una questione di civiltà».
La raccolta rifiuti, del resto, continua ad essere uno dei temi più dibattuti dai muggesani, come testimoniano le conservazioni sulle pagine social dedicate alla cittadina istroveneta: non è difficile imbattersi in lamentele di vario genere da parte di privati cittadini che denunciano presunte inefficienze del gestore Net, deputato alla raccolta porta a porta. In questo caso la questione riguarda come detto i locali del centro. Locali che, specie in queste calde serate estive, vedono incrementare il loro lavoro soprattutto per la presenza di turisti a caccia di gustosi piatti di pesce. Un maggior giro di clienti che, di conseguenza, produce una maggior quantità di rifiuti organici di scarto. Che poi vanno smaltiti.
«Nel corso degli anni – ha sottolineato Litteri – ci siamo resi conto che la raccolta del secco residuo due sole volte alla settimana non era assolutamente sufficiente a garantire lo smaltimento dei rifiuti da parte dei ristoratori muggesani. Viste le dimensioni spesso contenute dei locali, era impensabile infatti che i titolari potessero lasciare gli scarti all’interno. Ecco perché abbiamo chiesto alla Net di raddoppiare i passaggi settimanali portandoli a quattro (quelli relativi alle utenze domestiche continuano ad essere due, ndr)».
Ma non è stata la sola soluzione proposta da Piazza Marconi: «Avevamo individuato anche - un’area adiacente alla trattoria “Alla Marina” per permettere il conferimento dei rifiuti durante i fine settimana in contenitori dotati di chiave - prosegue l’assessore -. Purtroppo lo spettacolo che si è presentato dopo soli tre giorni è stato indecente: sacchi non chiusi pieni di gusci di cozze e altri prodotti ittici. Una situazione subito stigmatizzata dalla Capitaneria di porto, che ci ha intimato di sgomberare l’area nell’arco di tre ore, pena un’immediata denuncia penale. Oggi a disposizione, come valvola di sfogo, restano l’area di Caliterna e piazzalo Alto Adriatico». Opzioni che non soddisfano però gli esercenti. «Al Caliterna - attaccano alcuni di quelli multati - ci sono tre soli contenitori che non sono assolutamente sufficienti, per non parlare del piazzale all'ingresso di Muggia, con un accesso pericoloso, pieno di sporcizia e di roditori. La gestione dei rifiuti da questo punto di vista - concludono - è fallimentare».
Riproduzione riservata © Il Piccolo