Guida il bus giocando con il telefonino

Beccato e documentato. Nell’era della tecnologia più avanzata mai fidarsi di chi ti sta accanto. Soprattutto se sai che il tuo comportamento nel lavoro stride con quello che non dovresti fare. I telefonini di ultima generazione oggi riprendono tutto, anche troppo, violando spesso quel bene supremo che è la privacy di ognuno. Ma non è questo il nostro caso. Perché un autista di autobus che, nel mezzo del traffico cittadino, si mette a giocare o a messaggiare tranquillamente non riguarda solo lui, ma tutti i cittadini che ogni giorno prendono i mezzi pubblici.
Il nostro uomo lo si può ammirare nel video mentre smanetta in modo poco elegante e in continuazione senza minimamente preoccuparsi dei passeggeri che sta trasportando.
Sembra quasi si stia dedicando a un secondo lavoro. E così una signora, che gli era seduta vicino giustamente seccata da quel comportamento, ha voluto riprenderlo con il suo telefonino per immortalare la sua attività. I nomi dei protagonisti - la regista e l’attore protagonista - resteranno anonimi. Nel video, così come viene presentato sul web, l’autista è irriconoscibile. Ma la storia è vera e ben documentata.
È successo nei giorni scorsi, di mattina, sulla linea numero 6 che da Barcola porta a San Giovanni e viceversa. La signora che ha registrato le imprese, è salita a Roiano ed è scesa dopo sei fermate, ai Giardini pubblici. Per tutto quel tratto - si riconosce via Battisti - l’autista tecnologico è stato impegnato continuamente a chattare con qualcuno di whatsapp.
«Ero dietro all’autista - racconta la signora - e per tutto il viaggio, a parte brevissimi intervalli, non ha fatto altro che guidare l’autobus con una mano e con l’altra attaccata al telefonino. Non abbiamo corso alcun pericolo; e devo anche dire che guidava bene, a differenza di altri suoi colleghi. Ma penso che non si possa fare una cosa del genere, un autista non può essere distratto da nulla, deve guidare e basta. È andata bene, solo qualche lentezza nel riprendere la corsa dopo i semafori. A quell’ora non c’era molta gente che forse neanche se n e è accorta dell’atteggiamento dell’autista».
La signora che ha raccontato la storia si guarda bene dal chiedere sanzioni per il giovane conducente, vuole solo maggiore serietà da parte di chi ha una responsabilità enorme verso centinaia di persone che ogni giorno salgono sui mezzi pubblici.
Nessuno chiede sanzioni, potrebbe bastare questo video, a lui e agli altri suoi colleghi, per esigere un diverso atteggiamento durante il lavoro: i passeggeri occasionali o gli abbonati devono essere sicuri che il servizio che offre Trieste Trasporti è all’altezza del nome che porta.
E poi è anche una questione di codice della strada che su questa infrazione non transige. Un automobilista che viene fermato dalle forze dell’ordine perchè sta telefonando o smanettando rischia una multa di 160 euro più la decurtazione di sei punti dalla patente. Lo prevede l’articolo 173, al comma 2 e 3 bis. E non sono pochi i verbali redatti dalla Polizia locale a Trieste (e dintorni). Questa norma vale per tutti, ma ancor di più per chi ogni giorno ha la responsabilità di trasportare persone di ogni età.
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