Guida de L'espresso. Blasotti e Centis, la fantasia in cucina
Stefano Blasotti e Fulvia Bertoldini, contitolari della "Risorta" di Muggia e Alessandro Centis, gestore della "Tenda rossa", in costiera, sono due locali triestini presenti nella guida 2010
TRIESTE
Sono ristoratori classici, appassionati della professione, capaci di incrociare le loro doti con le aspettative della clientela che, in questi momenti, apprezza soprattutto la serietà e il giusto rapporto qualità-prezzo. Sono Stefano Blasotti e Fulvia Bertoldini, contitolari della "Risorta" di Muggia e Alessandro Centis, gestore della "Tenda rossa", in costiera, i due locali triestini presenti nella guida 2010 de L'Espresso. Ma se per i titolari della Risorta si tratta di una piacevole conferma, per Centis, al terzo anno alla "Tenda rossa", il risultato e' di quelli da incorniciare. «E' un onore essere inseriti in questo prestigioso contesto - spiega - anche perché per me si tratta di un esordio assoluto». Poche le regole che hanno permesso a Centis di entrare nella guida: «Decidiamo ogni mattina, in base a quello che troviamo al mercato del pesce - sottolinea - quale sarà il menù all'ora di pranzo, perché vogliamo assicurare freschezza a tavola e spieghiamo sempre alla clientela quello che andremo a proporre». Qualche fantasia Centis se la concede: «Cerchiamo di utilizzare al meglio, in abbinamento al pesce, la verdura del territorio - sottolinea - soprattutto nei primi piatti. In prospettiva - conclude - tenteremo di sfruttare sempre di più la nostra favolosa posizione, dalla quale si domina il golfo, proponendo, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, di pranzare all'aperto». Per Stefano Blasotti l'inserimento nella guida «rappresenta una gradita sorpresa - afferma - in quanto cerchiamo semplicemente di fare bene il nostro lavoro, proponendo prodotti enogastronomici del territorio. Abbondano perciò i vini del Carso e del Collio nella nostra cantina - aggiunge - e le pietanze tipiche della tradizione locale nelle proposte di menù». Blasotti, che e' di Gemona, «ma mi sento cittadino del mondo - evidenzia - e giudico il campanilismo una sciocchezza», collabora strettamente con Fulvia Bertoldini, sua compagna anche nella vita. «Ogni anno la concorrenza si fa più temibile e il nostro impegno deve crescere costantemente - riprende Blasotti - ma siamo contenti della clientela e dei risultati. Paghiamo in parte il fatto di essere lontani dalle grandi direttrici - conclude - elemento che condiziona soprattutto chi deve tornare a casa con i propri mezzi, ma guardiamo al futuro con ottimismo».
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