Guida ad interim del Burlo a De Candido

L’attuale direttrice sanitaria subentrerà a Melato. Entro due settimane la scelta della Regione sul nuovo dg
Un neonato tenuto in mano dal suo papà
Un neonato tenuto in mano dal suo papà

La Regione affida l’interim del Burlo Garofolo a Renata De Candido. Sarà lei, attuale direttore sanitario dell’ospedale, a guidare l’Irccs dopo l’addio del direttore generale Mauro Melato, in scadenza il prossimo sabato.

La manager, laureata in medicina, vanta una lunga carriera dirigenziale in varie realtà del Triveneto e figura nell’elenco degli idonei alle nomine per i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere del Friuli Venezia Giulia. Prenderà le redini dell’istituto di via dell’Istria fino alla scelta definitiva del futuro direttore generale: si tratterà quindi di una direttrice “facente funzioni”, come precisa l’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca. Non quindi una decisione politica vera e propria, ma l’attuazione di una procedura amministrativa prevista dalla legge, già messa in atto all’Arpa e in altre aziende sanitarie.

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Un'immagine del Burlo

«Il dottor Melato chiude il proprio mandato il 4 aprile - rileva l’assessore - per la nomina ci serve qualche giorno in più, trattandosi di una decisione molto importante per il futuro dell’istituto. Le normative indicano che, in attesa di individuare questa figura, la responsabilità del ruolo passi a chi tra il direttore sanitario e amministrativo dell’ospedale ha un’età più avanzata. È per questo che passiamo la funzione a lei - puntualizza Telesca - perché scatta questa norma che consente la presa in carico del servizio del direttore generale per l’arco temporale necessario». Periodo che la Regione intende contenere in una decina di giorni, due settimane al massimo.

La questione, in queste ore, è passata nelle mani di un gruppo di tecnici e politici di rilevo locale e regionale che stanno analizzando strategie e profili dei possibili candidati. L’operazione che porterà ad individuare il futuro direttore generale del Burlo ha subìto un’accelerazione improvvisa in questi giorni, in seguito ai fatti portati a galla dal giornale.

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A Melato, nel frattempo, la giunta ha già inviato una lettera di commiato. Un documento formale che chiude l’esperienza del manager al Burlo. Le sue dichiarazioni nella conferenza stampa organizzata venerdì mattina dall’Ordine dei medici non sono però passate inosservate. Non a Franco Belci che, in un nuovo intervento sul proprio profilo Facebook, ha polemizzato su quanto affermato dal dg. «Davvero imbarazzante la conferenza stampa del dottor Melato, affiancato da qualche suo collega e dal presidente dell'Ordine (Claudio Pandullo, ndr) – scrive il segretario regionale della Cgil – che, guarda caso, pochi giorni fa, ha attaccato la Regione sulle Dat».

Quella di Melato «è una difesa d'ufficio di una gestione fallimentare. La colpa è della stampa e della Regione (questo quanto emerso nella conferenza stampa di venerdì, ndr), che ha tagliato i fondi. Orbene – rileva Belci – la stampa fa il suo mestiere e nessuno ha smentito i fatti riportati. I tagli hanno riguardato l'intero sistema sanitario nell'ottica di una riorganizzazione della continuità assistenziale, spostando risorse dall'ospedale al territorio, come la Cgil ha sempre chiesto. Perché non si é lamentato il dg – incalza ancora il sindacalista – quando era il momento? Si riteneva in lizza per un rinnovo del mandato che richiedeva silenzio-assenso?. Davvero una bella figura».

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