Gufo reale tra i vigneti di San Floriano
GORIZIA Un bell’esemplare di gufo reale è stato recuperato dalla Guardia forestale di Gorizia mentre, ferito a un’ala, si aggirava tra i vigneti di San Floriano del Collio. Ed è stato un agricoltore, che lavorava nella vigna, ad accorgersi di questo grosso volatile che saltellava e, pur spaurito, si faceva avvicinare dalla gente.
L’uomo ha provveduto ad avvertire la Forestale e gli uomini della stazione di Gorizia si sono recati sul posto. Non è stato difficile recuperare il gufo, che presentava un’apertura alare di oltre un metro. «Svolazzava, ma non riusciva ad alzarsi in volo - racconta la guardia forestale che l’ha catturato - si vedeva che non riusciva a muoversi con naturalezza e che era ferito. Si tratta veramente di un esemplare magnifico di gufo reale». Una volta recuperato il rapace presentava una ferita all’attaccatura di un’ala. Ora è stato portato al Centro di recupero della fauna selvatica di Terranova, nel Comune di San Canzian d’Isonzo, gestito per conto della Provincia dalla famiglia Baradel.
Il gufo, che sarà probabilmente sottoposto a esami radiologici per verificare o meno la presenza di fratture, verrà in questi giorni curato e poi sarà rimesso in libertà. Non è facile nelle nostre zone imbattersi in gufi reali di proporzioni così grandi. «Avvistarlo - conferma la guardia forestale – è un evento notevole».
Il gufo reale è il più grosso rapace notturno europeo. Appartiene alla famiglia dei strigidi, può raggiungere una lunghezza di 70 cm, un’apertura alare di oltre 1,50 metri e un p4so di 4 kg. Possiede orecchie molto vistose e grandi occhi giallo-oro racchiusi in un disco facciale incompleto. Il piumaggio è fulvo, più scuro sul dorso. Caratteristica tipica del gufo reale sono mi due ciuffi auricolari di penne erettili sopra le orecchie, utili per mimetizzarsi e per riconoscere gli individui della stessa specie. Vive per la maggior parte del tempo nel nido, stringendo i tempi della caccia all’alba o al crepuscolo.
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