Gufo reale in casa di riposo catturato e poi liberato

Per inseguire una preda è rimasto imprigionato nel cortile di uno stabile di via Carducci. Intervenute le guardie ambientali per riportarlo sul Carso
Di Tiziana Carpinelli

Pensavano fossero i ladri a provocare, nel bel mezzo della notte, tutto quel trambusto nel terrazzino. E invece si sono trovati davanti a un bellissimo esemplare di gufo reale, uccello rapace piuttosto raro, che tenacemente a caccia di prede - un piccione nello specifico - si era accasciato nella corte interna di un palazzo di via Carducci, in pieno centro cittadino. Singolare scoperta dei dipendenti di una casa di riposo, ospitata al civico 24 dell'edificio, che allarmati dal rumore, venerdì notte, hanno rivenuto il volatile rimasto incastrato in spazi troppo angusti per un'apertura alare come la sua, che raggiunge i due metri.

Incapace per questo di riprendere il volo, il gufo – un maschio adulto di un paio di chili almeno - è stato ieri mattina soccorso dai guardiacaccia della Polizia ambientale. Gli esperti hanno provveduto a catturare il rapace notturno e a riporlo in un sacco di juta, in modo da trasportarlo nuovamente, senza provocare traumi, nel suo habitat naturale: il Carso della Val Rosandra. Avventura a lieto fine, dunque, dopo l'iniziale momento di panico accusato dalle persone e dettato dalla comprensibile paura di trovarsi davanti a dei malintenzionati, mentre invece a sbattere contro le finestre erano solo le ali di uno splendido gufo reale (famiglia Bubo Bubo).

Un rapace relativamente diffuso in Regione, ma senz'altro considerato una specie rara, e presente in meno di dieci esemplari nella nostra Provincia. Come riferito in seguito dal guardiacaccia Maurizio Rozza è stato accertato che il gufo godeva di buona salute e che si trattava di un adulto: «Le sue zampe denotavano numerose cicatrici, tipiche di un esemplare che ha già affrontato in abbondanza situazioni critiche e pertanto ha vissuto molto». L'intervento della Polizia ambientale, al mattino presto, era stato richiesto dalla Questura, su segnalazione del personale della casa di riposo. «Il gufo – ha concluso Rozza – si è comportato bene, infatti nessuno è rimasto ferito, nonostante i suoi potentissimi artigli, in grado di penetrare la carne umana come fosse burro».

Non sorprende invece più di tanto il fatto che un volatile così raro come il gufo reale possa essersi addentrato in città: specie intelligentissima, sa spostarsi dove la preda – nel caso un piccione - è più facile da catturare. Top secret i luoghi dove il gufo reale nidifica sul territorio: sul mercato nero, anche i gufi reali, specie protetta, rappresentano una merce preziosa ed è bene non fornire informazioni utili ai bracconieri.

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DEL GUFO REALE

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