Guerra sulla piscina Abram a giudizio per abuso d’ufficio

La guerra della piscina che dall’estate del 2013 vide fronteggiarsi il Centro sociale nuoto (braccio sportivo della General Service che gestiva l’impianto) e l’Adria Rari Nantes approda al Tribunale...
Di Roberto Covaz

La guerra della piscina che dall’estate del 2013 vide fronteggiarsi il Centro sociale nuoto (braccio sportivo della General Service che gestiva l’impianto) e l’Adria Rari Nantes approda al Tribunale di Gorizia. Ieri è cominciato il processo che vede imputati in concorso per abuso d’ufficio Roberto Abram e la figlia Marzia (difesa avvocato Aluisi). Agli ex vertici della Gs viene contestato il fatto di aver prodotto illegittime procedure in violazione al regolamento dell’assegnazione degli spazi acqua. Nell’udienza fiume sono stati sentiti la parte civile Fabio Luigi Pangos (assistito dall’avvocato Andrea Pellegrini), il vicesindaco Omar Greco, la dirigente e la funzionaria del Comune Giovanna De Agostini e Rossanna Spazzali. Il processo prende le mosse da una denuncia presentata da Pangos e sottoscritta da altre 14 persone dell’Adria Rari Nantes. Nella primavera del 2013 i rapporti tra le due società cominciarono a deteriorarsi. Il Csn, secondo l’accusa, non avrebbe assicurato gli spazi sufficienti alla Rari Nantes e avrebbe modificato gli orari senza l’avallo del Comune. Di qui le proteste crescenti della Rari Nantes sostenuta - ma questo aspetto non riguarda il processo, è un dato storico - dall’ex consigliere comunale di opposizione Anna Maria Cisint. Le due società giunsero allo scontro totale e a nulla servì l’iniziale tentativo di mediazione da parte del vicesindaco Greco, che ieri nella sua deposizione ha sostanzialmente spostato sugli uffici il ruolo di protagonista principale della vicenda. La data cardine del contenzioso è quella dell’8 agosto 2013 quando la dirigente De Agostini, sulla base del regolamento comunale per l’assegnazione degli impianti sportivi, emette una determina con cui indica esattamente il riparto degli spazi acqua in piscina. Tale provvedimento si rende necessario alla luce della litigiosità delle parti. Il collegio giudicante (presidente Clocchiatti, a latere Bonasia e Rozze) ha chiesto chiarimenti sul regolamento e De Agostini ha risposto di essersi rifatta alla stesura modificata nel maggio precedente. Dopo l’8 agosto cosa succede? L’ha spiegato Rossanna Spazzali, funzionario titolare della pratica: «Il 2 settembre Csn ci ha informato di aver modificato gli orari indicati nella determina. Ho chiesto ad Abram di informare Rari Nantes. L’informativa viene regolarmente inoltrata via mail. Il 15 settembre incontro nel mio ufficio i dirigenti di Rari Nantes che mi dicono non voler accettare la modifica degli orari indicata da Abram». Nel frattempo era stata avviata una trattativa politica tra Rari Nantes e il vicesindaco Greco, ma Spazzali ha negato di aver ricevuto pressioni politiche. Da quel punto è un precipitare degli eventi e di sovrapposizioni di problemi (la necessità del Comune di bandire una nuova gara per la gestione, procedura contestata da General Service) fino alla revoca della gestione-Abram del 16 ottobre 2013. Processo non facile che si baserà, a quanto si intuisce, soprattutto su fonti documentali anche se è stata ammessa una caterva di testimoni.

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