Guerra del Comune di Ronchi contro le auto abbandonate

In fabbriche abbandonate, in giardini privati, nei parcheggi e persino lungo la pubblica via. Sono le auto abbandonate a Ronchi dei Legionari. Spesso delle vere e proprie carcasse, ovviamente non funzionanti. Molte spesso anche senza targa, ovviamente senza copertura assicurativa. Delle vere e proprie “bombe” ecologiche. E non ce ne sono poche guardandoci in giro per la cittadina.
Una situazione che, ora, il servizio problematiche ambientali, assieme alla Polizia locale, hanno preso di petto predisponendo alcune ordinanze con le quali si dispone la rimozione e l’avvio allo smaltimento. Operazioni facili solo sulla carta, visto che si tratta di veicoli di proprietà privata, i cui proprietari, magari, sono deceduti o non hanno i soldi necessari per questo. Ma si tratta di carcasse che danneggiano l’ambiente e sulla quali si deve intervenire.
Vecchie Fiat 500, Lancia, ma anche Bmw e macchine che, un tempo, erano di lusso. Automobili non solo sono parcheggiate in spazi pubblici, che ma costituiscono anche un pericolo sotto il profilo ambientale, visto che arrugginiscono, perdono olio ed altri residui da carrozzeria, pneumatici e motore. Materiali che finiscono sulla strada, sul terreno e che, quindi, sono veleni sotto il profilo ambientale. Purtroppo a pagare sarà la municipalità cittadina, quindi la collettività, ma di fronte a questo genere di emergenza non ci si può certamente girare dall’altra parte. Già nei mesi scorsi ci si era trovati dinnanzi a questioni simili. Anche in quei casi il servizio problematiche ambientali aveva acquisito non solo la comunicazione, da parte della Polstrada o dalla Polizia locale, del ritrovamento, ma anche della rimozione e della custodia di veicoli ritrovati in zona artigianale e sulle pendici carsiche, tutte con targa slovena.
A quel punto era entrato in ballo un decreto ministeriale del 1999, il quale prevede che, trascorso, sessanta giorni dalla notificazione, ovvero, qualora non sia identificabile il proprietario, dal rinvenimento, senza che il veicolo sia stato reclamato, lo stesso si considera cosa abbandonata. Sulla quale si interviene, come nel caso delle ordinanze emesse in questi giorni, in modo coatto e, quindi, con uno specifico capitolo di spesa sul bilancio comunale.
Una cosa da togliere di mezzo, da smaltire e, come detto, ancora una volta ai danni della collettività ronchese. La somma di 366 euro era stata sborsata nel novembre scorso, a favore di una ditta specializzata, per la demolizione di un’Audi A3, ritrovata nella zona artigianale priva di targhe e di documenti, il cui numero di telaio risulta assente dal registro nazionale degli autoveicoli. Unico indizio un adesivo CH che testimonia come la vettura possa provenire dalla Svizzera. —
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