Guerra alle zanzare tigre con pipistrelli e “Bat box”

Del Sordi rilancia: «Stanzieremo più risorse per la prevenzione e la disinfestazione anche con nuove tecnologie»

Il Comune confida ancora nell’appoggio di un complice “speciale” nella sempre più ardua battaglia contro le zanzare nel periodo estivo. Negli anni passati infatti era stata sperimentata anche nel capoluogo isontino, come in diverse altre località della regione e del Paese del resto, la strategia della collocazione delle “Bat box”, ovvero delle casette in legno destinata e diventare rifugio per i pipistrelli. Che, come è noto, si cibano di insetti, zanzare comprese, e possono contribuire dunque a diminuirne sensibilmente il numero. La stessa amministrazione comunale ne installò un certo numero nei parchi e nei cortili di sua pertinenza, e, attraverso un apposito bando, in più fasi ne furono distribuite alcune centinaia a cittadini interessati a partecipare alla sperimentazione installando le “Bat box” nei propri giardini privati.

Da allora la guerra ai fastidiosissimi insetti non è certo stata vinta, ma il Comune intende analizzare con attenzione i risultati della sperimentazione per capire se l’alleanza con i pipistrelli è una strategia sulla quale puntare ancora, in affiancamento alle altre. «Per fare questo in passato abbiamo stretto un dialogo con il museo di scienze naturali di Udine – spiega l’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi –, dove opera uno scienziato specializzato in chirotteri che aveva dato disponibilità a validare i dati raccolti, e fornirci dunque gli elementi per capire come è andata la sperimentazione. Gli impegni pressanti dell’esperto e dell’istituzione per la quale opera hanno rallentato questo processo, ma speriamo di poter avere presto novità». Certo, il Comune di Gorizia è conscio dei limiti delle casette per i pipistrelli, specie a fronte della sempre più importante diffusione della zanzara tigre, che ha abitudini differenti dalle zanzare “tradizionali” per le quali il pipistrello rappresentava un nemico importante. Approfondire la questione, però, non nuoce.

«Non ci fermeremo ovviamente qui – dice Del Sordi –, e nel prossimo bilancio chiederò di avere risorse supplementari anche per la disinfestazione e la prevenzione della diffusione delle zanzare con più personale e nuove tecnologie». —

M.B

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