Guardie giurate sui bus a Trieste: prende il via la nuova era della vigilanza a bordo
TRIESTE Oltre ai normali controllori a bordo degli autobus della Trieste Trasporti da oggi ci saranno anche 15 guardie giurate in divisa e con tesserino di riconoscimento. Si tratta di un servizio sperimentale realizzato con Italpol dalla durata di tre mesi, quasi scontato il rinnovo, e dal costo complessivo di 20 mila euro. L’obiettivo è quello di cancellare la piaga dell’evasione tariffaria che in città è stimata in un passeggero ogni dieci, la media italiana è di uno ogni cinque. Nel 2017 sono state verbalizzate 1.369 sanzioni su 62.586 corse controllate. Grazie alla piena operatività, dal primo settembre scorso, dei dispositivi contapasseggeri su tutti i mezzi e all’incrocio con i dati di vendita dei biglietti sarà possibile calcolare l’esatto tasso di evasione.
Pier Giorgio Luccarini, presidente di Tt, ha rimarcato che «perdiamo circa 2 milioni di euro all’anno che significano meno investimenti e meno ricaduta sul territorio. Riteniamo che (la novità delle guardie giurate, ndr) sia anche un modo per cercare di alleviare la percezione di insicurezza che ormai è patrimonio di questo Paese». Al momento non c’è però una casistica che confermi una situazione di insicurezza reale sui bus: l’amministratore delegato di Tt, Aniello Semplice, parla di «circa 20/30 molestie e forse 7/8 aggressioni all’anno, anche se in certi orari girano brutti ceffi. Di certo non siamo nel Far west». Per Paolo Polidori, vicesindaco con delega alla Sicurezza, «la percezione è assolutamente fondamentale perché sta dentro i parametri della qualità della vita. Posso confermare che tra le innumerevoli segnalazioni le persone non prendono gli autobus in certe zone e in certi orari. Trieste è cambiata in peggio, dobbiamo lavorare duramente e la percezione in questi ultimi mesi con il nuovo Governo è mutata tantissimo visto che abbiamo strumenti come il Daspo urbano».
Le guardie giurate saranno dell’Italpol, non saranno armate e avranno la facoltà di chiedere l’intervento delle forze di polizia e dei propri equipaggi motorizzati, ma non potranno incassare le sanzioni che potranno essere pagate all’ufficio illeciti di Trieste trasporti o tramite versamento su conto corrente postale. La multa per chi viaggia senza biglietto è di 70 euro se pagata entro 15 giorni, dopo sale a 210 euro. Massimiliano Magon, amministratore di Italpol, si è detto soddisfatto di questo nuovo accordo visto che tale attività esiste da 10 anni in Veneto e in regione «e siamo particolarmente orgogliosi di poter iniziare questa fase di test anche con Trieste Trasporti». Pierpaolo Roberti, assessore regionale alla Sicurezza, ha definito l’evasione «inaccettabile a fronte del costo del biglietto di 1,25 euro. L’azienda ha ottenuto risultati importanti grazie anche alle telecamere e ora ci sarà un deterrente in più, un servizio che vorrei estendere ad altre parti del Friuli Venezia Giulia».
A settembre verranno inoltre installate le prime 25 telecamere sulle emettitrici automatiche di biglietti, attualmente sono 1.400 quelle interne e frontali su tutti gli autobus che in un anno hanno fornito 400 blocchi di registrazioni alle forze di polizia. Da alcuni giorni, poi, è stato aperto l’accesso gratuito al wi-fi ai non abbonati. —
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