Gruppo Uljanik in crisi, arriva Brodosplit

La compagnia di Spalato prescelta come partner strategico: entrerà nella proprietà attraverso la ricapitalizzazione

pola. È Brodosplit il partner strategico per la ristrutturazione aziendale del Gruppo Uljanik, che gestisce i cantieri navali Scoglio Olivi di Pola e 3 Maggio di Fiume. La scelta dell’offerta lanciata dalla compagnia navalmeccanica di Spalato è stata fatta congiuntamente dalla direzione aziendale e dal Consiglio di vigilanza di Uljanik; la notizia è stata pubblicata alla Borsa di Zagabria.

Ora si passerà alla definizione e alla firma del contratto per l'attuazione del piano di ristrutturazione, e Brodosplit sarà ammessa nella struttura proprietaria del Gruppo Uljanik attraverso la ricapitalizzazione. Lo scorso 25 gennaio la stessa compagnia di Spalato aveva fatto sapere di avere presentato un’offerta «in partnership con Fincantieri». Il titolare della compagnia spalatina Tomislav Debeljak, rispondendo alle domande dei giornalisti alla luce dell’offerta giunta dalla sola Brodosplit, ieri ha detto che «noi in Brodosplit lavoriamo per l’80% su unità navali nostre» e in merito alla partecipazione del colosso italiano in Uljanik ha aggiunto che «è ancora troppo presto per parlare dei dettagli della nostra offerta». In effetti, la «partnership» citata nelle scorse settimane si è concretizzata nel supporto - durante la fase di studio della documentazione di Uljanik - che Fincantieri ha offerto a Brodosplit, alla quale già in passato aveva affidato la realizzazione di sezioni di scafi. Fincantieri - da cui ieri non sono giunte dichiarazioni ufficiali - sarebbe dunque interessata in questa fase ad avviare una collaborazione più strutturata con Brodosplit, per quanto riguarda il solo cantiere 3 Maggio, senza entrare nella compagine societaria.

La scelta compiuta ieri per Uljanik mette fine a un lungo periodo di incertezza per il Gruppo. Già il 28 gennaio, dopo la scadenza dei termini per le offerte, il ministro dell’Economia croato Darko Horvat aveva dichiarato che erano attese almeno due offerte. Lo stesso esponente del governo aveva citato China Shipbuilding Corporation, mentre fonti non ufficiali avevano parlato di altre realtà, fra le quali i cantieri navali olandesi Damen e Royal Ihc.

Ieri intanto la notizia della scelta di Brodosplit è stata accolta con reazioni di segno diverso. Sebbene permangano sullo sfondo timori per il futuro del Gruppo in termini occupazionali, dopo le traversie dei mesi scorsi, comunque da fonti sindacali è stata espressa soddisfazione per il mantenimento in vita della cantieristica navale a Pola e a Fiume. I lavoratori in ogni caso attendono come primo passaggio che vengano versati gli interi importi degli stipendi degli ultimi quattro mesi dello scorso anno.

L’iter prevede ora la ridefinizione del piano di ristrutturazione aziendale, la cui nuova versione verrà poi inviata a Bruxelles: sarà infatti la Commissione europea a doversi esprimere in merito, dopo la bocciatura dei precedenti documenti. —

P.R.

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