Gropada lancia la sfida delle palacinke da record

TRIESTE. Il Guinness dei Primati è una vetrina internazionale ambita, dove trovano spazio record di tutti i tipi. Da Gropada, sul Carso triestino, è partita quest’estate una richiesta di iscrizione al prestigioso club per un primato davvero singolare: quello delle marmellate e delle creme dolci utilizzate per la gustosa ricetta delle palacinke, la versione austroungarica, e dunque a buon diritto triestina, delle famose crepes. Sono infatti ormai più di un centinaio le marmellate e le creme che Almira e Marco Milkovich, gestori del Pub Skala di Gropada, sono in grado di offrire alla loro clientela.
«Abbiamo iniziato proponendo una ventina di marmellate - spiega la coppia - e strada facendo abbiamo acquisito nuove varietà. Abbiamo unito l’utile al dilettevole, sfruttando durante i nostri viaggi in giro per il mondo la nostra curiosità per la frutta e i semi diversi dai nostri. Visitando ogni angolo del pianeta abbiamo potuto assaggiare marmellate e creme davvero particolari e, soprattutto, sconosciute ai nostri palati. Da qui il piacere di importare questi prodotti per farli conoscere ai nostri amici e ovviamente ai clienti».
Ecco allora l’idea di cucinare per i propri ospiti le golose e intramontabili palacinke, o crepe o omelette dolci che dir si voglia, con nuovi e curiosi ripieni. Almira e Marko propongono ovviamente quelle classiche con la marmellata di albicocche e con la stuzzicante Nutella, ma possono davvero stuzzicare i clienti più esigenti con proposte tanto esotiche quanto inedite. A cominciare, per esempio, dalla marmellata di “Ube”, tubero viola originario delle isole Filippine, ivi usato pure quale colorante per le ricette dolci. Per continuare con il “Copoazu”, confettura dell’omonima frutta acidula sudamericana originaria del Perù. Non v’è che l’imbarazzo della scelta; pochi sono al corrente, è certo, che dai semi del “Baobab” si ricava una confettura dalle caratteristiche farinose. Dall’isola africana del Madagascar le bacche della pianta “Jujuba” sono da tempo utilizzate per ricavarne altrettanta confettura. Dal Brasile arriva la marmellata di “Jabuticaba”, un’altra bacca che cresce sugli alberi.
Ci sono delle particolarità pure nel vecchio continente: l’assaggio di una palacinca con la marmellata greca di olive è senz’altro un’esperienza da verificare. Dalla Sicilia tanti tipi di agrumi, tra cui spiccano l’aromatico Bergamotto e il profumato cedro. Creme e marmellate vengono acquistate dai gestori sul web o direttamente dai produttori.
Il Pub Skala si trova all’interno della Casa di cultura di Gropada, proprietà delle Cooperativa economica del paese che può contare su una cinquantina di associati, tutti residenti nella borgata. Tutti figli di quella Società Culturale paesana che risale al 1885. «Accanto alle attività ricreative e culturali che la Casa di cultura propone - dice Milkovich - abbiamo cercato di rivitalizzare la struttura aprendo il Pub. Anche la nostra richiesta inoltrata al Guinness dei Primati va nella direzione di movimentare la vita della nostra Gropada».
Il Guinness World Records nasce nel Regno Unito attorno alla metà degli anni Cinquanta dello scorso secolo, e continua a proporre annualmente un testo nel quale vengono riportati un numero incredibile di record, da quelli più normali a quelli più strani e bizzarri. I gestori dello Skala hanno seguito la strada più semplice, quella gratuita via Internet, per tentare di entrare nel Guinness con le triestinissime palacinke. «C’era anche la possibilità di seguire una procedura più veloce - affermano i gestori - ma abbiamo ritenuto più opportuno risparmiare le 2mila sterline necessarie».
Se son rose, fioriranno. Intanto la società del Guinness ha recepito positivamente l’elenco/catalogo delle marmellate e creme postato dai Milkovich lo scorso 18 luglio. La richiesta dei gestori è in fase di valutazione. Per capire se sarà degna dell’omologazione del record e della pubblicazione nel prestigioso annuario, saranno necessari almeno una sessantina di giorni. Comunque vada, il dolce elenco è destinato a aumentare. È l’impegno dei gestori!
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