“Gratta” e intasca 10mila euro

La macchinetta era in regola, il titolare vince la causa con lo Stato

CERVIGNANO. Vince 10mila euro al Gratta e vinci nella tabaccheria Petruz di via Roma, erroneamente accusata di scommesse clandestine. La dea bendata ha baciato una ragazza della zona che l’altro ieri ha comprato un biglietto alla tabaccheria Petruz, in pieno centro a Cervignano. La ragazza ha chiesto un Gratta e vinci ironizzando ad alta voce sul fatto che le sarebbe piaciuto vincere. Inizialmente Filippo Petruz, titolare della tabaccheria insieme ai genitori, Flavio e Nicoletta, non ci voleva nemmeno credere: «Era d’altronde già la seconda bella notizia della giornata».

Il titolare si riferisce alla conclusione di una vicenda giudiziaria iniziata tre anni fa, che lo vedeva accusato di scommesse clandestine. La Corte di Cassazione ha annullato il sequestro della macchina per le scommesse incriminata, sollevandolo da ogni responsabilità penale. Tutto è iniziato quando la famiglia Petruz ha acquistato la macchina per le scommesse sportive della ditta inglese Stanleybet. Il centro scommesse era stato giudicato illegale dallo Stato italiano e la macchina era stata sequestrata dalla Guardia di finanza. Difeso dall’avvocato Daniela Agnello, del Foro di Messina, insieme a un’altra cinquantina di operatori finiti nella stessa bufera giudiziaria, Petruz s’era appellato al diritto dell’Unione europea, che invece consente alla ditta Stanleybet di operare. Alla fine la vicenda s’è risolta con la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha recepito la prevalenza del diritto comunitario sulla legge italiana, come stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. L’apparecchio sarà dissequestrato, per la gioia del titolare: «Pur sapendo di aver ragione, perché è ovvio che il diritto europeo prevale sulle norme italiane, il lieto fine non era scontato. Rimane il rancore di non aver potuto lavorare con quell’apparecchio per tre anni e dei soldi che, perdendo questa causa, lo Stato ha buttato via».(e.p.)

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