Grandine: vigne distrutte sul Collio, danni per 10 milioni

La stima della Coldiretti dopo la violenta grandinata. Violino: «Faremo di tutto per ottenere lo stato di calamità»

GORIZIA «Faremo di tutto perché l’istanza relativa allo stato di calamità venga accolta. Abbiamo già attivato gli Ispettorati per determinare, in tempi brevissimi, il valore del danno». L’assessore regionale alle Risorse rurali Claudio Violino è consapevole che la grandinata dell’altra notte è stata una delle peggiori scatenatesi sul Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni. Annuncia che nei prossimi giorni, compatibilmente con gli impegni già presi, effettuerà un sopralluogo nel Collio, soffermandosi in particolare a Plessiva, Zegla, Preval, Mossa e a Dolegna del Collio. «Non posso che esprimere profondissimo rammarico per questo tremendo evento atmosferico. È stata colpita una delle aree di produzione viti-vinicola più pregiate. L’istruttoria prevede che vengano presentate le richieste di risarcimento: noi le attendiamo, quindi le valuteremo con la dovuta attenzione, consapevoli che certi produttori non potranno nemmeno vendemmiare visto che l’uva... non c’è». Secondo una stima della Coldiretti, potrebbero superare i 10 milioni di euro i danni provocati anche se una verifica più esatta e stringente sarà possibile fra qualche giorno, quando le uve si saranno asciugate. Parallelamente all’intervento di Stato e Regione, potrebbe esserci un’azione di aiuto e sostegno anche da parte della Provincia. L’assessore provinciale all’Agricoltura Mara Cernic non esclude che l’ente intermedio possa istituire un fondo per aiutare i vignaioli colpiti dalla violentissima grandinata. «Se sarà il caso, non ci tireremo indietro e faremo la nostra parte. Intanto - spiega la Cernic - ci affianchiamo agli agricoltori e ai Comuni nella richiesta al Governo dello stato di calamità. Ho effettuato un sopralluogo nell’area e devo dire che il colpo d’occhio che mi sono trovata di fronte è stato molto triste e disarmante, Ho visto scene di distruzione. In alcune zone sono compromessi oltre ai grappoli anche i tralci delle piante con conseguenze che si ripercuoteranno per anni». Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta fa sapere che è sua intenzione convocare, in tempi brevissimi, i sindaci dei paesi colpiti dal maltempo. «L’obiettivo? Sostenerli nella richiesta di ottenimento dello stato di calamità. Non posso che suggerire ai produttori, non appena cesserà la pioggia, di documentare fotograficamente i danni e farsi certificare le immagini da un tecnico del Comune. Bisogna fare presto». Anche il consigliere regionale Federico Razzini si è immediatamente mobilitato. E già oggi sensibilizzerà la giunta Tondo affinché arrivi qualche finanziamento grazie alle variazioni di bilancio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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