Grandi navi, Celentano sposa il maxi hub in Porto Vecchio

Il molleggiato si schiera a favore della proposta del ministro Franceschini per liberare la laguna. E Serracchiani precisa: "Trieste entrerà in gioco in caso di saturazione di Venezia
Una nave da crociera a Trieste
Una nave da crociera a Trieste

TRIESTE Anche Adriano Celentano scende in campo a favore del trasferimento a Trieste delle grandi navi da crociera attualmente accolte a Venezia. In un post pubblicato sul suo blog il molleggiato plaude al ministro di Beni culturali e Turismo che ieri ha suggerito di usare il porto di Trieste come 'hub' per il transito delle grandi navi.  «Non credevo alle mie orecchie! 'Ho capito male - ho chiesto ieri sera a Claudia mentre guardavo il tg - o davvero Franceschini ha detto via le grandi navi da Venezia!'. 'No, hai capito benè. Grande Dario!!! Mentre lo dicevi sembravi 'più migliorè di quello che già sei» si legge nel post di Celentano, che ha riservato anche una stoccata al governatore del Veneto. "«Bravo Dario!!! E non dar retta alle palle che dice l'ipocrita Zaia riguardo alla perdita dei posti di lavoro. Lontana dai MOSTRI - conclude il cantante - Venezia guadagnerà anche economicamente».

L'intervento del cantante, come detto, è arrivato a poche ore di distanza dall'inattesa uscita del ministro. "Il turismo delle grandi navi a Venezia ci andrà comunque, ma mi chiedo se non abbia più senso utilizzare come hub il Porto Vecchio di Trieste, che è molto bello, poco affollato e già collegato con le ferrovie - aveva affermato Franceschini, parlando agli Stati generali del turismo sostenibile, in corso al Museo ferroviario di Pietrarsa a Portici, in provincia di Napoli -. Dobbiamo cambiare, anche a costo di scontentare qualcuno», ha specificato ribandendo l'idea di un grande terminal per navi bianche da realizzare a Trieste.

E a stretto giro d'agenzia era arrivato anche l "placet" della governatrice del Fvg, Debora Serracchiani: "Ipotesi ragionevole, lì c'è molto spazio".

Una nave da crociera a Venezia
Una nave da crociera a Venezia

E ieri Serracchiani è tornata sull'ipotesi lanciata da Franceschini. «La proposta significa che quando Venezia arriva a saturazione, Trieste può essere il secondo hub per accogliere le persone che arrivano nelle navi da crociera, le quali possono poi essere portate in visita a Venezia - ha dichiarato oggi a Udine la presidente del Fvg -. Noi - ha aggiunto Serracchiani - abbiamo un grande home port delle crociere a Venezia, un patrimonio dell'umanità in senso assoluto, dunque siamo consapevoli che vada protetta»."

Franceschini era stato in visita a Trieste meno d'un mese fa (era il 2 settembre) e aveva avuto l'occasione di recarsi in Porto Vecchio, accompagnato - tra gli altri - dal sindaco Roberto Cosolini e dal commissario dell'Autorità portuale, Zeno D'Agostino, per visionare l'area, che dunque gli è ben nota: niente di più probabile che l'idea esternata a Napoli gli sia sotra quel giorno in riva all'Adriatico.

Franceschini: «Porto vecchio diverrà polo turistico nazionale»
Dario Franceschini scatta una foto al Porto Veccchio (foto Bruni)

Già in quell'occasione, rimasto colpito daIle potenzialità del sito, aveva affermato: "Qui ci sarà un polo turistico internazionale". Non è ancora stato possibile approfondire il pensiero del ministro sull'eventuale nuovo hub passeggeri a Trieste. E' evidente che il Porto Vecchio attualmente non ha alcuna caratteristica infrastrutturale già esistente per diventare terminal di "bestioni" da centocinquantamila e più tonnellate di stazza lorda, come sono le navi da crociera di ultima generazione: a parte i servizi a terra, sarebbero come minimo necessari lavori per adeguare l'antica diga e permettere alle unità bianche di manovrare ed entrare nell'angusto (per loro) canale compreso tra le banchine del Porto Vecchio e, per l'appunto, l'antico frangiflutti. Tutte questioni da chiarire, assieme a una domanda davvero imbarazzante: il nuovo mega-terminal passeggeri di Venezia, al Tronchetto, capace di far sbarcare oltre due milioni di crocieristi all'anno, è dunque destinato a venir abbandonato?

Qui sotto, un tweet di Franceschini in occasione della sua visita triestina.

Tornando alle affermazioni fatte dal ministro a Napoli, in un ragionamento più ampio sull’importanza di utilizzare le «enormi potenzialità» e di «avere il coraggio di fare scelte strategiche», il titolare del Mibact si è soffermato sul turismo delle grandi navi, che «è naturalmente benvenuto, ma va guidato».

Una nave da crociera a Trieste
Una nave da crociera a Trieste

Commentando una foto sullo schermo alle sue spalle, che rappresenta una nave da crociera nel porto del capoluogo veneto, il ministro si chiede se Venezia «abbia bisogno di questo e se questo sia il modello di turismo a cui puntare». Questo, conclude, è «un esempio di scelta strategica che dobbiamo fare».

Immediato, o quasi, l'entusiastico commento della presidente della Regione, Debora Serracchiani: «Il ministro Franceschini ha formulato un'ipotesi fondata e ragionevole, che tiene conto delle esigenze di tutela ambientale di Venezia e anche della vocazione crocieristica di Trieste».

Per Serracchiani «va trovata una soluzione per le grandi navi di Venezia, dove c'è un'oggettiva saturazione, e questa soluzione potrebbe venire dallo scalo di Trieste. C'è molto spazio per collaborare e ogni opportunità dovrebbe essere esplorata con apertura. L'accelerazione data agli interventi ferroviari sulla tratta Venezia - Trieste cambierà molto lo scenario della mobilità nell'Alto Adriatico, e dovrebbe spingere verso l'integrazione dei poli logistici e turistici, individuando il vantaggio rappresentato dalla complementarietà dei ruoli. Trieste e Venezia, dove evidentemente le navi continueranno ad arrivare - conclude - possono essere un esempio virtuoso di questo tipo di integrazione».

Poi tocca al sindaco di Trieste, Roberto Cosolini: «Il ministro Franceschini lancia con forza l'idea di Trieste come hub crocieristico dell'Alto Adriatico vista anche l'insostenibilità della situazione a Venezia. Mi pare decisamente un passo avanti positivo e questo non tanto per il vantaggio che potrebbe trarne Trieste ma soprattutto perché si fa strada la nozione per cui finalmente si possono fare scelte strategiche legate a una visione complessiva».

«Tra l'attuale terminal crociere e la prospettiva di Porto Vecchio - afferma Cosolini - Trieste offre condizioni eccellenti per le cosiddette "grandi navi". 

Tutti contenti, dunque? Neanche per sogno. Il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia è letteralmente furibondo e accusa Franceschini di mettere a rischio migliaia di posti di lavoro a Venezia e dintorni.

Non la manda giù neanche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che affida la sua "indignazione" a un tweet velenoso:

Altrettanto infastidita (ma in maniera ovviamente più contenuta) Alessandra Moretti, ex candidata alla presidenza del Veneto per il Pd e ora capogruppo dei Dem in Consiglio regionale a Palazzo Ferro Fini, che si dice «sorpresa dalle dichiarazioni del ministro Franceschini che individua nel Porto Vecchio di Trieste l'hub europeo per le grandi navi. Mi sembra un'ipotesi che non tiene conto dello sforzo comune che a livello locale ed anche nazionale si sta facendo per trovare una soluzione capace di salvare le attività portuali veneziane e di tutelare l'ambiente. Mi sembra del tutto evidente - aggiunge Alessandra Moretti - che a Venezia nessuno voglia più far transitare le grandi navi per il bacino San Marco. Ma da qui a caldeggiare una soluzione che addirittura cancella tutto un comparto, con le enormi conseguenze di ordine occupazionale, ce ne passa. Franceschini parla addirittura dello spostamento a Trieste come di "scelta strategica che dobbiamo fare". Ritengo sia a questo punto opportuno un chiarimento sulle parole del ministro»

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