Grandi e piccoli lettori al gazebo del quotidiano: «E sul Piccolo incolliamo papà»

Gabriele e Michela in posa con la mamma per la prima pagina: «Questa volta lui non c’è, ma ce lo metteremo noi»
Elisa Coloni

TRIESTE «Mi scusi, lei sa che io faccio le foto qui da quando avevo sei mesi?». Sorriso, entusiasmo alle stelle e berretto rigorosamente in testa per difendersi dalle raffiche della bora, Gabriele, dall’alto dei suoi otto anni, rivendica con orgoglio e simpatia irresistibile che lui, così come la sorellina Michela, di due anni più piccola, sono da sempre aficionados del ritratto sulla prima pagina del giornale in Barcolana. «Con mamma e papà facciamo la foto ogni anno – racconta -. Questa volta papà non c’è, è via per lavoro, ma ritaglieremo una sua immagine e la incolleremo sopra», spiega il bimbo fiero della sua trovata.

Facce da Barcolana. Facce da Piccolo.

Anche ieri file e sorrisi al gazebo del giornale sulle Rive, con centinaia di lettori, triestini e non, accorsi per vedersi ritratti, da veri protagonisti, sulla prima pagina del quotidiano, in un simpatico fotomontaggio che li immortala con il blu del golfo tempestato di vele e il Faro della vittoria sullo sfondo.

È stata un successo l’iniziativa lanciata dal Piccolo che, in occasione dei suoi 140 anni di vita, in questa edizione 53 della Coppa d’Autunno ha deciso di esserci con una “sua” barca e anche con il suo stand, nel cuore del Villaggio, davanti a piazza Unità.

A presidiare il gazebo in queste giornate spazzate dal vento, le due “custodi” Chiara e Antoana, che hanno vissuto e raccolto storie di ogni genere: «Ci siamo rese conto che per tantissime persone è un vero e proprio rito, c’è chi viene ogni anno e non perde un’occasione. In tanti si fermano qualche minuto e ci raccontano le loro storie, del fatto che poi inviano la foto in Australia, Canada, in Cile. Ci sono tante famiglie triestine che tornano ogni anno - raccontano le due ragazze - e molti turisti, sia italiani che stranieri, austriaci e tedeschi, serbi, filippini. E poi gli affezionatissimi, come un signore calabrese di 95 anni che torna puntuale ogni anno ed è sempre in splendida forma. In tanti poi vogliono immortalare il momento con il proprio cane, una famiglia si è presentata pure con il gatto».

Come Marzio Negri, la moglie Marcella, la figlia Adele e il cane Pepito, padovani: «Abbiamo fatto il nostro primo ritratto nel gazebo nel 2014, nostra figlia aveva pochi mesi e la tenevamo in braccio - racconta la coppia veneta - e non ci perdiamo un’edizione. Amiamo la Barcolana». Romani innamorati del golfo, Cinzia Cappelletti e Luca Montanaro spiegano che per lei è la prima volta in città, mentre lui è un conoscitore di lunga data di Trieste: «Negli anni Ottanta feci molte regate qui - ricorda Luca - e sono sempre tornato volentieri. Quando Cinzia mi ha proposto di passare qui tre giorni ho accettato subito con entusiasmo perché adoro Trieste, dove il binomio tra bellezza e qualità della vita non ha eguali. Se poi ci si aggiunge anche l’atmosfera incredibile della Barcolana, è davvero unica. Abbiamo già deciso che ci torneremo il prossimo anno».

Tante storie e tanti protagonisti, quelli che ieri hanno fatto capolino nello stand del Piccolo, tra i quali è spuntato più di qualche volto noto in città, come l’assessore Lorenzo Giorgi, infreddolito ma rigorosamente in fila per vedersi immortalato sulla prima pagina del giornale in versione marinaresca. Oppure Ferdinando Avarino, giornalista e conduttore di Tele4 che ha voluto farsi fotografare durante un tenero bacio al pancione della compagna Giulia. Tutti ieri sono stati immortalati dalla fotografa Martina Trombetta, che non ha sbagliato un colpo e, con lo staff di Foto Mauro, ha regalato sorrisi e risate ai lettori che hanno ricevuto la foto in omaggio acquistando una copia del giornale.

«Mi faccio un regalo per i miei quasi sessant’anni - ha detto una divertita Viviana Catalano, triestina, immortalata assieme al marito Roberto, nato in Australia da genitori emigrati e poi tornati a Trieste nel 1973 -. È un bel ricordo, piacevole da conservare nel tempo».

Mirko Bettagno invece è venuto da Pordenone e non si perde una regata, mentre l’inglese James Chandler, ingegnere, è arrivato da Udine, dove lavora. Le amiche Isabella e Alessandra, triestine da tempo acquisite, hanno raccontato di essere tornate al gazebo per la foto «perché l’avevamo fatta cinque anni fa e ci piaceva l’idea di averne una nuova». Marinella Demasi, triestina da tempo trapiantata a Roma, è voluta tornare nella sua città di origine per godersi anche la regata e la festa e, perché no, portarsi a casa nella capitale un bel ricordo impresso sulla prima pagina del Piccolo.

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