Grandi abbuffate e diete (quasi) inutili

Gennaio, tempo di smaltire cenoni e pranzi luculliani: come calcolare il vostro Body Mass Index e come la ricerca sta tentando di dribblare l'effetto yo-yo (provocato dai batteri intestinali)

Gennaio, tempo di diete. Prendete il vostro peso (in chili) e dividetelo per la vostra altezza (in metri); dividete poi il risultato di nuovo per la vostra altezza. Otterrete così il vostro Body Mass Index: se è superiore a 25 siete in sovrappeso. Se è così, siete in buona compagnia: lo è il 44% della popolazione mondiale. Se invece è superiore a 30, siete in una situazione di obesità. Anche in questo caso le cifre sono da capogiro: sono ormai più di 300 milioni gli obesi, con un vertiginoso aumento di diabete, sindrome metabolica e rischio cardiovascolare associati.

Bisogna allora ricorrere a una dieta, ma è qui che nasce il problema: è facile perdere peso, ma in più dell'80% dei casi questo viene ripreso entro 12 mesi dopo il ritorno a un'alimentazione normale. E una successiva dieta è ancora meno efficace, con un aggravio dello scompenso metabolico. Il perché di questo effetto yo-yo è rimasto per decenni misterioso, e ci viene ora spiegato dai ricercatori del Weizmann Institute di Rehovot, in Israele, in uno studio pubblicato su Nature.

 

 

Protagonista della ricerca è il microbioma intestinale, quella massa di batteri diversi che albergano nell'intestino e che si possono ora studiare grazie alle tecniche di sequenziamento del Dna. Non soltanto il microbioma di topi ipernutriti e obesi è diverso da quello normale, ma persiste nella propria diversità anche quando gli animali sono sottoposi a una dieta drastica.

Se dopo la dieta i topi tornano a un'alimentazione normale, il loro microbioma alterato li fa rapidamente prendere di nuovo peso. Secondo lo studio, ci vogliono più di 21 mesi perché le specie di batteri tipiche dell'obesità scompaiano del tutto. Trasferendo invece i batteri dei topi normopeso in quelli obesi durante la dieta, ecco che questa funziona e la perdita di peso rimane stabile.

Se confermata nell'uomo, questa ricerca potrebbe aprire scenari semplici ma rivoluzionari: perché una dieta sia veramente efficace, basterebbe associarla a un trattamento antibiotico specifico o all'assunzione di batteri liofilizzati che ripristinino i microbi normali sostituendoli a quelli dannosi selezionati dall'obesità.

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