Grande guerra, Gorizia rischia di perdere 177mila euro

La denuncia dei consiglieri comunali Korsic e Bandelj che hanno presentato un’interrogazione a Romoli: «Troppe lungaggini: nessuna notizia del parcheggio lungo la strada militare che porta al Sabotino»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Calvario tre croci © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Calvario tre croci © Foto di Pierluigi Bumbaca

Il Comune rischia di perdere 177mila euro che dovevano essere utilizzati nel quadro delle commemorazioni del centenario della prima guerra mondiale.

A lanciare l’allarme i consiglieri comunali della Slovenska skupnost Marijlka Korsic e Walter Bandelj che hanno presentato un’interrogazione puntuale al sindaco Romoli. «Abbiamo chiesto risposta scritta, visto che la risposta in aula è stata alquanto nebulosa», attaccano i due.

Ma ecco il dettaglio. A grandi passi ci stiamo avvicinando alle commemorazioni del centenario della prima guerra mondiale e Gorizia e tutta l’area transfrontaliera italo-slovena si presenta come uno dei siti più ricchi di beni e lasciti storico-culturali relativi a tale periodo storico. «Il turismo - sottolineano i due consiglieri comunali - rappresenta indubbiamente un settore interessante per lo sviluppo della città, l’unico che presenta margini di crescita in questo periodo. Il turismo storico, poi, è a livello europeo un’attività solida e remunerativa (pensiamo alla Francia e all’Inghilterra) e può diventare per Gorizia e la provincia la carta da giocare oggi e nel futuro. Ovviamente, ci vuole una strategia complessiva non per realizzare il prodotto, perché il prodotto già c’è (il turismo storico come dicevamo, ma anche quello enogastronomico, naturalistico, ricreativo-sportivo) ma ci serve una strategia di promozione e vendita del prodotto: ambito nel quale in Regione, ma anche e specialmente a Gorizia siamo all’anno zero. Sono ancora troppo poche le attività economiche, che pensano e agiscono in questa direzione. Ci vuole un’azione forte anche da parte dell’ente pubblico. Questo può intervenire sulle infrastrutture al fine di rendere i luoghi accessibili e fruibili da parte dei turisti e dei tantissimi soggetti, che nella nostra città, a livello di volontariato organizzano eventi, manifestazioni, incontri e conseguentemente valorizzano i luoghi, gli edifici storici e promuovono la nostra enogastronomia etc».

Fatta questa lunga premessa, Bandelj e Korsic annotano che il Comune di Gorizia, «nella persona del sindaco Romoli sta a gran voce proclamando di voler degnamente commemorare il centenario supportando le associazioni ma sta allo stesso tempo dicendo che non ha fondi da stanziare per intervenire con più concretezza. Il Comune è partner del progetto Pot Miru (project leader la Provincia) che prevede di creare, nell’area del ex fronte dell’Isonzo, un unico itinerario culturale/transfrontaliero che colleghi i sentieri esistenti e valorizzi i lasciti storici, le tracce e l’eredità culturale delle diverse regioni interessate ed al contempo le ricchezze naturalistiche del territorio di confine migliorando l’attrattività e la competitività dell’area grazie alla creazione di un prodotto turistico unico ed integrato, tale da assicurare un impatto sull’area anche nel lungo periodo ed una visibilità europea (così si legge nelle presentazioni del progetto). Perché, quindi, il Comune beneficiario di un contributo di 77.000 euro pensato e richiesto per completare le opere di sistemazione dell’area del monte Calvario (teatro della 6° battaglia dell’Isonzo durante la quale passò in mano italiana) e cioè il ripristino del percorso all’Obelisco della memoria, che prevede lavori manutentivi e di ripristino della sede stradale nonché di sistemazione dell’area circostante le Tre croci, ad oggi, e sono passati 2 anni dall’approvazione del progetto, non ha ancora provveduto né ad avviare le fasi progettuali degli interventi né tantomeno quelle operative? I fondi per le opere infrastutturali previsti nei progetti comunitari non sono soggetti alle regole del patto di stabilità. Lo scenario che si sta configurando è la perdita del finanziamento, così come è stato perso, sempre a causa del Comune di Gorizia, il finanziamento di 100.000 euro che erano stati messi a disposizione dall’Anas per la sistemazione e la creazione di un parcheggio lungo la strada militare che da San Mauro porta al Sabotino - altro simbolo della sofferenza della nostra gente durante la Grande Guerra e oggi meta importante per i goriziani ma che potrebbe essere eccellente meta turistica. Mi chiedo, sindaco, che futuro vede per Gorizia? In quale direzione va la sua attività politica e amministrativa?»

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