Grana Ici da 900mila euro per il bilancio di Duino

Il mancato introito deriva da una somma non versata da “grandi contribuenti”. Nomi top secret ma la querelle finisce davanti alla Commissione tributaria
Il Municipio di Duino
Il Municipio di Duino

DUINO AURISINA. Mancano ben 900mila euro all’appello nel bilancio di previsione per il triennio 2016-18 del Comune di Duino Aurisina, recentemente approvato. Sono quelli relativi al mancato introito dell’Ici che un gruppo di “grandi contribuenti”, non meglio identificati, dei quali si sa però che sono operatori attivi nell’ambito della baia di Sistiana, avrebbe dovuto versare nelle casse del Municipio a titolo di ravvedimento.

Così sembrava deciso, dopo una serie di incontri avuti con l’assessore per il Bilancio, Lorenzo Corigliano, nel corso dei quali si era discusso dell’Ici relativa agli anni 2010 e 2011, arrivando a una conclusione, soltanto verbale però, in base alla quale sembrava che il versamento sarebbe stato fatto entro la fine di quest’anno. Alla vigilia del pagamento però, questi imprenditori hanno cambiato idea, comunicando all’amministrazione guidata dal sindaco Vladimir Kukanja di voler invece ricorrere alla Commissione tributaria «perché - hanno detto - vogliamo vedere riconosciuti i nostri diritti».

Una svolta inattesa, che ha subito stimolato i componenti dell’opposizione, Massimo Romita (capogruppo), Daniela Pallotta e Andrea Humar del Pdl, Silvia Iurman capogruppo di Progetto civico, Giorgio Ret (capogruppo) e Tjasa Svara della Lista Ret, a presentare un’interrogazione urgente sul tema. «Facciamo riferimento alla previsione inserita a bilancio per l’esercizio 2016, nel capitolo intitolato “Riscossione Ici” - hanno scritto - basata su accertamenti d’imposta emessi nei confronti di grossi contribuenti che, nel corso del 2015, avevano espresso la volontà di ravvedere il loro debito nei confronti dell’ente, mediante specifico accordo bonario, facendo stimare in modo cautelativo in euro 900mila la somma prevista da incassare nel 2016. Questi grossi contribuenti hanno invece successivamente deciso di abbandonare il tavolo delle trattative e di adire la Commissione tributaria provinciale, facendo così presumere un allungamento dei tempi di effettiva riscossione di quanto dovuto. Tutto questo - hanno aggiunto - comporterà problemi di futura gestione del bilancio comunale».

Fin qui la premessa. Ma i rappresentanti dell’opposizione di centrodestra hanno concluso l’interrogazione urgente chiedendo «quale sia ora la situazione del bilancio comunale e, soprattutto, perché, nonostante la situazione fosse nota alla giunta fin dallo scorso mese di settembre, non siano stati avvisati il consiglio comunale e la commissione competente?».

«Riferiremo sia in sede di commissione capigruppo, sia in consiglio comunale - è l’immediata replica di Corigliano - perché problemi di bilancio non ce ne sono. Proprio per evitare incertezze e difficoltà - prosegue l’assessore al bilancio - abbiamo creato, da tempo, un fondo di un milione e 800mila euro, da utilizzare nel caso i cosiddetti “crediti di dubbia esigibilità” risultino realmente inesigibili o esigibili in tempi da definire, come sta accadendo in questo caso. Nessun rischio perciò per la stabilità del bilancio di previsione - sottolinea Corigliano - che rimane un documento più che valido. Piuttosto - continua, aprendo un altro fronte - bisogna evidenziare i risvolti politici della vicenda. Oggetto della vertenza sono terreni edificabili che, all’epoca della precedente amministrazione, furono sottostimati e su tale base questi imprenditori effettuarono le valutazioni per quanto concerne l’ammontare dell’Ici. Noi - precisa - abbiamo semplicemente dato il giusto valore a tali aree. Inevitabile l’aumento dell’Ici, con un’imposizione diventata pari a 900mila euro, con un’importante somma di aggravi a corredo. Nel corso dei colloqui con questi contribuenti - conclude Corigliano - eravamo arrivati a un passo da una soluzione bonaria, poi il netto cambio di direzione, perciò non resta che presentarci davanti alla Commissione tributaria».

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