“Graffitari” scatenati lungo la nuova A34

Interessato ai raid anche il by-pass di Mariano del Friuli. Pannelli fonoassorbenti, cavalcavia e guardrail imbrattati. Scritte e simboli incomprensibili anche a Farra d’Isonzo
Bumbaca Gorizia 19.02.2014 Imbrattamento raccordo - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19.02.2014 Imbrattamento raccordo - Foto Pierluigi Bumbaca

Una tela dove poter sfogare la propria «arte». Non c’è niente da fare. È più forte di loro. Non appena i writers trovano una parete, un muro, uno spazio “vergine”, costruito o rifatto da poco, mettono inesorabilmente in azione gli spray e scrivono (talvolta anche parolacce o slogan contro le forze dell’ordine), disegnano, lordano quegli spazi senza pietà. A Gorizia non sarebbe sufficiente una pagina per fare la lista: basta fare un giro in via Cadorna o nelle zone della Stella Matutina e del supermercato Conad per vedere muri ricoperti quasi scientificamente da colore. D’accordo, saranno contenti i colorifici che vendono la materia prima a gogò ma il colpo d’occhio è quello di una città sporca, abbandonata, decadente.

Ma adesso gli “artisti”, che secondo i più altro non sono che vandali, hanno fatto un salto di qualità. E hanno rivolto le proprie attenzioni sulle due opere di viabilità più importanti dell’Isontino. Ah dimenticavano, opere costruite ex novo con grande dispendio di forze e di denaro. Ci riferiamo alla A34, la nuova autostrada Gorizia-Villesse, e al by pass di Mariano del Friuli, la tangenziale che avuto il merito di togliere dalla morsa del traffico pesante il piccolo paese isontino. In vari punti del percorso di quelle due arterie i graffitari sono entrati in azione e devono aver anche sfidato la sorte visto il rischio di essere “beccati” da un momento all’altro con le bombolette in mano. Scritte sono apparse sui pannelli fonoassorbenti sistemati fra Gorizia e Savogna d’Isonzo: siccome in quella zona c’è una piazzola di sosta, devono aver parcheggiato la propria auto e sfogato la propria ansia creativa. Il traffico, soprattutto nelle ore serali e notturne, è quasi nullo e il rischio è risultato quasi azzerato. I pannelli (e parte dei new jersey) sono “decorati” esternamente e internamente come si può apprezzare dalle foto a corredo del nostro servizio. Altri disegni, dal dubbio valore artistico, sono apparsi ai piedi del cavalcavia di Farra d’Isonzo (sopra il quale corre la A34) lungo la strada che da Moraro conduce a Gradisca d’Isonzo. Devono aver agito in due momenti diversi perché prima hanno vergato delle scritte di prova nella parte superiore con lo spray nero, poi hanno realizzato due incomprensibili disegni (numeri? messaggi in codice? sigle?) sul rivestimento in mattoni. Quando ancora c’era il vetusto raccordo, i graffitari salirono addirittura sulle colonne di segnalazione disposte da Autovie Venete e le “decorarono” senza pietà.

Il primato della velocità, invece, va ai writers di Mariano del Friuli: sono entrati in azione sui pilastri del cavalcavia (realizzato ex novo) nelle immediate vicinanze della zona industriale e artigianale ancor prima dell’inaugurazione. Insomma, gli operai non avevano nemmeno concluso i lavori che i vandali avevano già lasciato il loro, riconoscibilissimo, marchio.

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