Graduatoria “falsata” all’università: funzionaria a giudizio

Amanda Mattiussi sarà processata con rito abbreviato per aver promosso una candidata che non aveva i titoli
Di Corrado Barbacini

Il candidato non conosceva certe procedure informatiche e non era laureato. Poco importa. Il contratto di collaborazione con l’Università era stato comunque definito a scapito di altri concorrenti più preparati.

Sarà giudicata venerdì con rito abbreviato Amanda Mattiussi, 56 anni. È finita nei guai perchè, secondo il pm Federico Frezza, ha «aggiustato» una graduatoria per un incarico di collaborazione coordinata e continuativa al dipartimento di Scienze geologiche. In pratica l'accusa del pm è quella è quella di aver “bocciato” un candidato laureato e con particolare esperienza nell'uso di sistemi informatici adottati dal dipartimento. Tutto questo - in sostanza - per favorire una concorrente che aveva la licenza della scuola media inferiore. Mattiussi, insomma se ne sarebbe infischiata, della preparazione e dell’esperienza, seguendo invece criteri ritenuti dal pm Frezza un po’ troppo personali. Criteri che ovviamente non erano piaciuti alla vittima di quello che aveva ritenuto un sopruso bello e buono. Insomma il fatto che il titolo di studio universitario conta sempre meno, ma al punto di essere considerato ancor meno di quello obbligatorio, a Luca Presot, il candidato bocciato non era andato proprio giù. Tant’è che aveva sporto querela.

La vicenda porta la data del dicembre del 2006. Amanda Mattiussi sostanzialmente aveva attribuito al candidato laureato il punteggio zero alla voce “conoscenza del sistema Sap” e cinque alla voce “conoscenza del sistema Sid2”, mentre l’altra concorrente, Raffaella Contelli aveva ottenuto due valutazioni di dieci decimi in entrambe le voci. Un vantaggio ingiusto che il pm Frezza ha quantificato nel capo di imputazione nella somma di 18mila euro per tre anni. Da aggiungere che Presot prima di partecipare al concorso aveva utilizzato abitualmente durante la sua attività lavorativa svolta proprio alle dipendenze funzionali di Amanda Mattiussi i due sistemi, il Sap e il Sid2. A chiedere al giudice Laura Barresi il processo in abbreviato è stato l’avvocato Giovanni Borgna, il difensore della funzionaria dell’Università. Lo ha fatto dopo aver depositato una corposa memoria. Luca Presot, la presunta vittima del concorso truccato, è assistito dall'avvocato Fabio Campanella.

Nella scorsa udienza del 30 novembre il giudice Laura Barresi ha disposto l’archiviazione di altri due accusati, i professori Nevio Pugliese, 65 anni e Franco Cucchi, 48 anni, in quanto lo stesso pm Frezza aveva escluso da parte loro, al termine delle indagini, ogni volontà dolosa di favorire Raffaella Contelli a scapito di Luca Presot. Il quale aveva dichiarato di non poter affermare con certezza che i due docenti fossero a conoscenza delle sue competenze riguardo il sistema Sap. Il sistema Sap serve per pianificare e gestire le risorse di qualunque tipo di organizzazione, oltre ad assolvere a tutte le funzioni contabili-amministrative di qualunque organizzazione come un'impresa, una banca, un ente pubblico, un ospedale. Il Sid2 è un applicativo per la gestione di sistemi di protocollo e dei flussi documentali.

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