GRADOCondannato agli arresti domiciliari sceglie di fare l'eremita su un isolotto

L’uomo, originario di Monfalcone, si trova agli arresti domiciliari su un isolotto della laguna. La scelta di questo insolito luogo di "parziale" reclusione sembra sia legata a un fatto: il giudice ha vietato all’uomo di avvicinarsi alla famiglia
Un'isola della laguna di Grado
Un'isola della laguna di Grado
GRADO
Finisce impantanato nei fanghi della laguna la sera di Pasquetta e viene salvato dai vigili del fuoco. L’uomo, a quanto sembra originario o residente nel mandamento di Monfalcone, si trova agli arresti domiciliari in laguna. In un isolotto della laguna, in una costruzione in muratura, una piccola casetta ubicata vicino alla valle da pesca di sua proprietà. Non è, dunque, necessario andare molto lontano, per trovare un luogo isolato dove porre qualcuno agli arresti domiciliari.


Ci sono gli isolotti della laguna di Grado, nello specifico in una della ottantina di mote esistenti. Qui non c’è energia elettrica, ci sono invece i generatori. È necessario dotarsi di buone scorte di carburante. Nell’isolotto in questione c’è inoltre l’acqua corrente che è stata ”battuta” andando alla ricerca in profondità. Due volte alla settimana l’uomo può utilizzare la barca per recarsi sulla terraferma a fare la spesa. La scelta di questo insolito luogo di “parziale” reclusione sembra sia legata a un fatto: il giudice ha vietato all’uomo non solo di vivere ma anche, pare, solamente di avvicinarsi alla famiglia.


Vivere su un isolotto della laguna può creare più di qualche inconveniente. Ne sanno qualcosa carabinieri (sembra che debbano spesso verificare la sua presenza nell’isolotto), protezione civile, sanitari del 118 e vigili del fuoco che in questi ultimi tempi pare siano già intervenuti 4 volte a causa di infortuni, malanni o incidenti capitati all’uomo. Chiamate di intervento ne ha fatte sicuramente: per problemi di salute, ma anche a seguito dell’incidente nautico capitato la sera del Lunedì di Pasqua.


L’uomo, finito in secca con la sua barca, per cercare di tirarsene fuori sarebbe sceso da bordo rimanendo pure lui invischiato nel fango. Da qui la richiesta di soccorso ai carabinieri, che hanno fanno intervenire i vigili del fuoco giunti da Gorizia. Dopo un bel po’ di tempo, con il mezzo nautico e con estrema difficoltà sono riusciti a trovare l’uomo. Era intirizzito dal freddo ed è stato portato nel suo isolotto. Anche questa volta, come per le precedenti, pare abbia rifiutato il ricovero all’ospedale o comunque non abbia voluto l’intervento dei sanitari.

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