Grado, valle Cavarera discarica a cielo aperto

In attesa della realizzazione del progetto Zamparini, l’area lagunare è tutt'altro che un paradiso naturalistico: disseminata di immondizie e materiali edili abbandonati
Bonaventura Monfalcone-16.03.2013 Rifiuti-Valle Cavarera-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.03.2013 Rifiuti-Valle Cavarera-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Altro che “city” da 600 milioni di euro con alberghi, centro direzionale, appartamenti, villette insediamenti per attività di wellness, sportive, edilizie e parcheggi. La vasta area di 495mila metri quadrati del progetto “Vivere in laguna” a Valle Cavarera, nell’attesa di diventare il più grande intervento urbanistico nella storia recente dell’Isola, che prevede una volumetria di 394mila metri cubi, nota come ”Zamparini City”, oggi è una maxi-discarica a cielo aperto, ricettacolo di rifiuti. È ubicata all’ingresso della località balneare, subito dopo Pineta, di fronte a “Grado 3” in Sacca Moreri, dov’è in costruzione un albergo a 5 stelle con disponibilità di 800 posti letto.

Un deprimente spettacolo di sporcizia.

È vero che l’area dev’essere urbanizzata, ma nella fitta vegetazione si trovano rifiuti sospetti, bidoni vuoti di pittura, batterie d’auto, di barche e multiple, un motore fuoribordo, monitor, carcasse di tivù, qualche mobile, bombolette di solventi spray. Non si contano le “montagnette” di detriti edilizi che contengono di tutto, residui provenienti dai lavori dalle case in ristrutturazione.

C’è plastica in abbondanza, non mancano vetro, copertoni di auto, grandi sacchi di plastica nera ricolmi di immondizia. Impossibile elencare tutto ciò che si vede e che è nascosto dietro gli alberi. Per questo motivo, per evitare spiacevoli conseguenze, è meglio stare alla larga da quella zona a tratti pericolosa.

Sembra una situazione paradossale, in forte contrasto con l’eleganza e la pulizia che si trova a qualche centinaio di metri dall’ingresso del paese fino al centro storico, lungo il porticciolo e sulla diga, biglietto da visita per accogliere i turisti. Un biglietto da visita che contrasta con questa zona abbandonata.

L’Isola del Sole viene purtroppo oscurata da questi “viali della vergogna” disseminati di immondizie. Tutto in attesa dell’intervento legato al maxi-progetto del Gruppo Zamparini.

Una situazione di degrado, a quattro passi dal centro, frutto peraltro dei “soliti furbi” che scaricano rifiuti e materiale d’ogni tipo. A dispetto dei cartelli di divieto dove campeggia la scritta: «È vietato l’abbandono di rifiuti, immondizie, macerie ed altro (art.14 D.L. 22/1997). I trasgressori saranno puniti a norma di legge». E di fronte a quest’area in degrado, sono stati costruite nuove costruzioni, dove i residenti sono costretti a subire questa condizione.

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