Grado, una passerella ciclopedonale per collegare l’isola di Barbana

La proposta è del rettore del santuario fra Gallinaro e poggia su basi concrete. Il primo tratto dei complessivi 1,5 chilometri è costituito da strade esistenti
Bonaventura Monfalcone-17.06.2018 Visita cardinale Parolin-Santuario di Barbana-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.06.2018 Visita cardinale Parolin-Santuario di Barbana-foto di Katia Bonaventura

GRADO Una passerella pedonale che conduca fino a Barbana. L’idea che peraltro era emersa anche diversi anni fa, è tornata oggi alla ribalta. La proposta è del rettore del santuario, fra Stefano Gallinaro, che afferma che l’opera sta diventando sempre più importante e, oltre naturalmente al fatto che il turismo religioso in generale è in continua espansione, per due motivi principali. Il primo è che talvolta le basse maree causano problemi alla navigazione per il cumulo di fanghi che si addensa lungo il canale (riferimento ai dragaggi in corso). Il secondo è lo sviluppo esponenziale del numero delle persone che usa la bicicletta ma soprattutto che cammina ogni giorno anche per diversi chilometri. Quella di Barbana non diventerebbe certamente come il Cammino di Compostela, tuttavia potrebbe diventare un percorso non meno significativo con magari, lungo il tratto di un chilometro e mezzo (per fare un paragone la strada di Belvedere è lunga 5 chilometri), una zona riposo con qualche panchina. Uno dei “cammini celesti” per capirci, unico peraltro in ambito lagunare a livello europeo, indipendente completamente da quello che porta sul Lussari. Del tutto a se stante, dunque, ma collegato a una serie di percorsi pedonali, ma anche ciclabili, che la Comunità europea sta predisponendo direttamente (finanziandoli in toto) nell’ambito di un importante progetto che vedrà direttamente coinvolti diversi Comuni di tanti Paesi europei.

È chiaro che si tratta unicamente di un lancio, di un’idea peraltro auspicata proprio dai frati che non andrebbe ovviamente a mutare il fascino del raggiungimento dell’isola con il motoscafo che decisamente è tutt’altra cosa. Tra l’altro “passerella” verrebbe chiusa alla sera anche perché intransitabile con il buio. A Barbana “il cammino” arriverebbe praticamente all’altezza dell’ex piccolo stabilimento dei frati poiché la passerella percorrerebbe una linea completamente retta esattamente sul posto dove c’erano i piloni che un tempo trasportavano la linea elettrica sino a Barbana. Quindi terre di laguna con l’unico attraversamento di un piccolo rio peraltro utilizzato solamente da qualche batela che, nonostante dotata di fondo piatto, lo attraversa solamente con l’alta marea.

La prima parte del percorso è già esistente. Si tratta di stradine bianche che corrono fra Valle Fonda e la Valle Artalina. Poi diritta fino a Barbana ci dovrebbe essere la passerella. Certo non è facile che tutti siano concordi sull’iniziativa ma considerando che l’ambiente non viene sconvolto e che il problema dei fanghi in laguna è di anno in anno sempre più difficile e preoccupante, i frati si augurano che l’idea possa essere raccolta positivamente.

Il sindaco Raugna informato dell’idea ha assicurato che ne discuterà in giunta. —




 

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