Grado torna a concorrere al “Comune fiorito d’Italia”
GRADO. Le due rotatorie realizzate quest’anno, oltre a quella già esistente, hanno dato l’opportunità di creare altrettante aree di verde e fiori che si aggiungono così a quelle che, numerose, sono sparse in varie parti dell’Isola.
Certo, tanto c’è ancora da fare, ma tutto dovrà essere completato per l’inizio della prossima stagione turistica, nel 2017.
Infatti il Comune di Grado, dopo 4 anni di assenza, ha deciso di partecipare nuovamente al concorso nazionale “Comuni fioriti d’Italia”, un’iniziativa che mette in competizione le città e i villaggi della penisola al fine di infondere lo spirito e la cultura dell’accoglienza e della bellezza del paesaggio attraverso l’utilizzo dei fiori e la cura del verde.
Il motto dell’iniziativa è “Fiorire è accogliere”, uno slogan che a Grado ha sicuramente ampia valenza, almeno in tema di accoglienza al turista.
Giungere in un luogo qualsiasi pieno di verde e colori non può che essere un bellissimo biglietto da visita, ma anche uno di quei ricordi che si portano al rientro a casa in uno scatto fotografico e che si raccontano a parenti e amici, così effettuando quel passaparola che è il veicolo promozionale più importante per una località turistica.
Ricordiamo che Grado ha conquistato qualche anno fa il prestigioso titolo di miglior comune d’Italia, ma ha anche rappresentato l’Italia al campionato europeo conquistando la medaglia d’oro.
Dopo questi titoli è previsto dal regolamento che non si possa nuovamente concorrere nella successiva tornata della competizione. Ecco così che, passato qualche anno, il Comune di Grado ci riprova.
L’iniziativa vede la partecipazione di quasi 150 comuni sparsi lungo tutta l’Italia, ha un notevole riscontro mediatico e prevede ogni anno la pubblicazione di una guida che ha una tiratura di 100.000 copie, distribuite anche attraverso un importante mensile nazionale di giardinaggio.
Ma se il Comune fa la sua parte, pur con le note difficoltà ad assumere un maggior numero di giardinieri - cosa che sarebbe assolutamente necessaria per coprire come si deve tutto il territorio - bisogna anche dire che ci sono iniziative spontanee che si aggiungono a implementare quanto viene fatto nel campo del verde.
Basta citare ad esempio le aiuole realizzate dall’Università della Terza Età e la cura di alcuni spazi verdi prestata da gruppi di cittadini ed associazioni. Non ultimo vale la pena ricordare anche l’iniziativa di una commerciante gradese che ha acquistato il “Boschetto della Madonnina” (che era incolto e abbandonato da anni) per trasformarlo in un’area verde pubblica a favore di tutti.
Quindi non solo i fiori ma anche, come ha previsto l’attuale amministrazione comunale, è utile in generale l’incremento del patrimonio di verde. Sia in termini di giardini pubblici sia di incremento del patrimonio arboreo.
Insomma giova alla causa aumentare il patrimonio di “verde fruibile”, ovvero gli spazi di verde utilizzabile, dove ragazzi e adulti possano passeggiare, rilassarsi, giocare e praticare sport in tranquillità e sicurezza.
Un altro aspetto molto importante è che tra l’altro non mancano nemmeno le donazioni di alberi che periodicamente vengono collocati nelle varie aree verdi della città.
E per dare ancora maggiore impulso a queste iniziative è volontà dell’amministrazione comunale (se ne stanno occupando l’assessore Claudio Gaddi e il consigliere delegato Sebastiano Marchesan) di approvare a breve un regolamento per la sponsorizzazione e l’adozione di giardini e aiuole.
«Tutto ciò – afferma il responsabile di settore, Emiliano Facchinetti - permetterà oltre che di migliorare ulteriormente la qualità del verde, anche di creare momenti di incontro sociale, di sviluppo di una coscienza comune volta alla tutela del verde».
@anboemo
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