Grado, sulle concessioni della spiaggia la Git rigetta il protocollo indicato dal sindaco Raugna
GRADO La Git non firma il protocollo proposto dal Comune che prevede l’estensione della concessione fino al 2033, ma con il rischio di un possibile ritiro dell’atto in sede di autotutela, a seguito di sopravvenute disposizioni normative nazionali, comunitarie o dell’emissione di sentenze della Corte di giustizia europea o del Giudice amministrativo.
Interventi che potrebbero annullare l’atto stesso sollevando da qualsiasi responsabilità il Comune stesso. La Git resterà invece tranquillamente alla finestra per tutto l’anno a seguito della proroga automatica di un anno stabilita dalla Regione.
L’amministratore unico, Alessandro Lovato, ha comunicato ieri pomeriggio la decisione definitiva ai soci che hanno preso atto anche di quanto indicato dal legale che era stato interpellato a tal proposito. La Git prosegue, dunque, regolarmente predisponendo la stagione per portarla poi a regolare compimento in attesa che dal governo arrivi finalmente una decisione definitiva in merito.
Governo che, nonostante l’attuale crisi, pare abbia risposto ieri (ultimo termine utile) alla Comunità Europea che con l’ultima missiva ha minacciato sanzioni per il mancato rispetto della cosiddetta normativa Bolkestein. Roma avrebbe risposto ma al momento non si conoscono i contenuti. La Git ha, dunque scelto cosa fare, comportandosi diversamente da quanto hanno deciso i concessionari privati degli stabilimenti balneari gradesi, che hanno deciso di sottoscrivere l’accordo con il Comune che estende la concessione fino al 2033 ma, come detto, senza nessuna certezza sul futuro.
La Git ha atteso invece il parere di un legale prima di decidere cosa fare: ovvero se sottoscrivere l’estensione proposta dal Comune oppure rimanere in attesa degli eventi (parere dello Stato e decisioni della Comunità Europea) in quanto la Regione ha prorogato automaticamente di un anno tutte le concessioni. Cosa che peraltro l’assessore regionale Sebastiano Callari aveva invitato tutti a fare.
Prima di prendere una qualsivoglia decisione l’amministratore unico della Git Lovato, ha scelto invece la strada dell’assemblea dei soci dove la Regione conta oltre l’86 per cento delle quote. Ebbene nel corso della precedente assemblea dei soci Git, era stato deciso di attendere il parere di uno dei massimi esperti nazionali della vicenda, parere che è giunto e che è stato valutato ieri nel corso della nuova assemblea societaria alla quale hanno partecipato per Promoturismo (Regione) Lucio Gomiero, per il Comune il sindaco Dario Raugna e per la Camera di Commercio Gianluca Madriz. Assenti invece i privati della Itur.
La decisione presa da Lovato, come detto, è quella di attendere, Nessuna firma del protocollo del Comune. La vicenda, come detto, nasce dalla legge europea che vuole che tutte le concessioni siano annuali e seguenti a concorso pubblico. Cosa che vede opposti tutti indistintamente in quanto con un cappio al collo come questo nessuno investirebbe un euro sulle spiagge. A rimetterci ci sarebbe di conseguenza il turismo balneare in generale e i bagnanti prima di tutto che rischierebbero di non trovare servizi qualitativamente all’avanguardia. —
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