Grado, sui profughi a Fossalon vince la protesta

Il proprietario dell’ex Hosteria Al Lido getta la spugna: «Rinuncio a tanti soldi, ma porto in tribunale chi ci ha diffamato»
Bonaventura Monfalcone-03.10.2017 Riunione sui profughi-Fossalon-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.10.2017 Riunione sui profughi-Fossalon-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Niente più profughi all’ex agriturismo Al Lido di Fossalon. La proprietà della struttura, infatti, davanti alla netta contrarietà della popolazione ha deciso di non proseguire con il progetto di fattibilità e il passaggio di consegne alla Cooperativa Hanna House. È una decisione ufficiale, tanto che la proprietà l’ha già comunicata giovedì sera con una pec al sindaco Dario Raugna.

Il proprietario Michele Baradel sottolinea come era sua intenzione confrontarsi con la popolazione di Fossalon, per illustrare il progetto da attuare, ma davanti agli eventi l’incontro non avverrà. «Abbiamo constatato che tutti, proprio tutti, sono contrari e pertanto ci fermiamo», spiega Baradel. Il tutto comporta alla proprietà un indubbio mancato guadagno. «Con la nostra decisione rinunciamo a tanti soldi, davvero tanti soldi», conferma il diretto interezzato. E aggiunge che se la volontà della gente è quella che si è vista e sentita in questi giorni, «diventa inutile procedere».

Le proteste erano iniziate subito dopo il tavolo in Prefettura, quando il sindaco di Grado aveva dato il consenso ad accettare i 18 profughi del Cara nell’ex agriturismo di Fossalon, chiuso da dieci anni. Accanto alla bagarre politica, visto il già convocato Consiglio comunale nella giornata seguente alla notizia, si era sommata la protesta della frazione agricola. I residenti avevano denunciato il fatto di «esseere stati tenuti all’oscuro”, ma le polemiche oltre al primo cittadino avevano riguardato i 18 profughi, tutti maschi e giovani da ospitare nella struttura di Fossalon. Dopo le incandescenti riunioni in Consiglio comunale, interrotte e riprese più volte prima di essere definitivamente chiuse, era seguita la manifestazione di protesta molto partecipata a Fossalon, senza contare le prese di posizioni e anche il clima con toni fin troppo accesi non solo nei confronti dell’amministrazione comunale, ma anche della proprietà di quella struttura da ristrutturare. «Non abbiamo ricevuto alcuna minaccia – precisa Michele Baradel -, ma siamo stati diffamati da diverse persone. A tutti questi dico solo che ci vedremo in tribunale perché saranno tutti denunciati per diffamazione». Ricordiamo che i Baradel sono anche proprietari dell’agriturismo Girasole di Terranova («una vera e propria struttura che ospita turisti», specifica il proprietario) e che, come ricorda ora Michele Baradel, a brevissimo ne inaugureranno un’altra a Fiumicello.

La decisione della proprietà dell’ex agriturismo rimette ora in ballo la decisione della Prefettura di inviare 18 profughi a Grado. Sarà da capire pertanto anche come si muoverà il Comune di Grado, che aveva preso un impegno specifico e per forza di cose dovrà rendere noti questi sviluppi al Prefetto.
 

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