Grado, sparite le teste della Natività di sabbia

Raid notturno a sfondo macabro al Parco delle Rose. La scultura non potrà essere riparata prima della prossima settimana

GRADO. La Natività di sabbia deturpata da un atto vandalico a dir poco inqualificabile, con tratti raccapriccianti, in quanto l’ignoto autore ha fatto sparire la testa della Madonna, ha distrutto il Gesù Bambino che teneva in braccio ed ha tagliato per buona parte anche la testa di San Giuseppe.

Impossibile riuscire a risalire all’autore capace di compiere un simile atto vile perché non c’è alcuna telecamera funzionante a riprender la scena e durante la notte il posto è decisamente isolato. L’opera infatti è stata sistemata sotto la tenda del Parco delle Rose. Un parco del quale si era parlato, alla stessa maniera di quanto avviene per tanti parchi non solo in Italia, valutando una possibile chiusura notturna ma della quale, come detto, si è fino ad ora solo parlato tant’è che in questi ultimi anni non sono mancati gli atti di vandalismo, specialmente nell’area del parco giochi. E proprio il posto sotto il tendone, sul palco del teatro, per qualche ragazzo in vena di “bravure” è diventato un posto dove sfogarsi. La Natività di sabbia, con accanto un’ambientazione che simboleggia le basiliche e il centro storico dell’isola, aveva voluto essere un ritorno a tanti anni fa, a quando Grado aveva anticipato tutti realizzando in piazza un presepe di sabbia. Cosa che poi ha preso piede da altre parti.



Quest’anno il ritorno, un amaro ritorno, purtroppo, causa la sorpresa dell’atto vandalico che è stato segnalato ier. Nelle vicinanze dell’opera di sabbia si sono notate anche delle orme di un cane ma non è certamente stato l’animale a creare il danno. Il cane potrebbe aver accompagnato il vandalo oppure essere uno dei non pochi animali lasciati girare liberamente dai padroni che li portano a fare un giro per il bisognino serale. Su una delle transenne che delimitato l’opera di sabbia è posto anche un cartello che avvisa che l’area è videosorvegliata, ma non è così.

Si tratta di un cartello messo di proposito come deterrente ma non c’è ancora la telecamera che sicuramente, come ha precisato il vicesindaco Matteo Polo, sarà installata prossimamente nel contesto dell’implementazione dell’impianto di videosorveglianza in tutta l’isola che è già previsto per una spesa di circa 200mila euro. Polo ha fatto riferimento a «maleducazione civica» e al fatto che invece «l’educazione vera e propria e il rispetto per le cose che in fin dei conti sono di tutti vanno insegnati sia a casa che a scuola». Il vicesindaco ha assicurato inoltre che gli artisti della modellatura con la sabbia torneranno ovviamente a Grado per rifare l’opera nelle parti mancanti. Cosa che a quanto pare non potrà avvenire prima della prossima settimana in quanto l’autore principale, il friulano Walter Fantino, è in queste giornate impegnato a realizzare opere simili in altre parti d’Italia. Tra l’altro riparare le sculture di sabbia non è così facile come può sembrare, anzi è particolarmente difficile, più ancora che realizzarle ex novo.

La scelta della sistemazione della Natività di sabbia sotto il tendone del Parco delle Rose è derivata dal fatto che si è voluto creare qualcosa che possa attirare l’attenzione dei visitatori come tappa intermedia fra il centro e il palazzo dei congressi ovvero le due aree dove è esposto il maggior numero di presepi. È già programmato inoltre che sotto il tendone, proprio dinnanzi alla scultura di sabbia, il 23 dicembre avrà luogo un’attività didattica dove saranno insegnate le tecniche di realizzazione di piccole sculture di sabbia e dove il pubblico presente potrà cimentarsi in quest’arte. È prevista inoltre la disputa della prima edizione di “Turbo sabbia”, ovvero una serie di piccole competizioni a tema, che dureranno 10 minuti, ovviamente con protagonista il pubblico.

 

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