Grado “sfratta” la Cri dal concerto

La giunta: «I fondi li raccolga la Caritas». Croce rossa: «Forte penalizzazione»
Bonaventura Monfalcone-01.01.2013 Concerto di Capodanno-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.01.2013 Concerto di Capodanno-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Il concerto di Capodanno causa la prima polemica dell’anno. Una sorta di “guerra” non dei poveri ma per i poveri. Finora, pur essendo sempre la partecipazione del pubblico a ingresso libero, c’era sempre l’invito a donare qualcosa per beneficenza. A raccogliere quanto devoluto per la beneficienza erano sempre stati i volontari della Croce rossa che in questa modo riuscivano a recuperare fondi per poter aiutare le famiglie bisognose.

Considerato che anche altre associazioni si occupano di assistenza cercando di trovare le più svariate forme di finanziamento, quest’anno il Comune ha deciso di fare un’alternanza autorizzando a raccogliere quanto verrà devoluto dagli spettatori del Concerto di Capodanno alla Caritas parrocchiale. Ma i volontari sanitari non ci stanno e hanno chiesto perché sia stato deciso di “sparare” sulla Croce rossa ricordando che dal 1994 impegna tutte le risorse finanziarie nell’assistenza ai nuclei familiari svantaggiati con la consegna mensile di generi alimentari, le cosiddette “borse della spesa”, e di prima necessità come medicinali, bollette della luce, affitti, fatture, bombole gas, trasporti.

La Croce rossa ricorda altresì che non usufruendo di contributi comunali, il servizio è reso possibile dalle uniche entrate derivanti da libere offerte del pubblico ai concerti di Capodanno e a quello inaugurale della stagione “Musica a 4 stelle” al Palacongressi, dalle offerte dei concittadini per la festa della mamma e dell’Immacolata, e grazie al fondamentale apporto gratuito dei suoi volontari.

«Queste attività assistenziali – precisa la Croce rossa - vengono gestite in solidale sinergia con Caritas e Parrocchia, senza mai interferire nelle rispettive attività di found rising».

E qui l’attacco al sindaco Edi Maricchio e alla sua giunta, che hanno deciso dopo 17 anni di cambiare sodalizio presente al concerto per la consueta raccolta fondi di inizio anno, «con ciò privandoci – afferma la Cri - di un importante caposaldo di autofinanziamento». La Cri precisa che le motivazioni addotte vengono giustificate con l’esigenza di una presunta alternanza con altra associazione la quale, per bocca dei suoi stessi responsabili, in realtà non ha mai chiesto il subentro. Quindi aggiunge: «Questo significa che, a partire dal 2013, la Croce rossa non sarà più in grado di sostenere gli attuali 34 nuclei familiari che ogni mese da lei ricevono un aiuto fondamentale e, paradossalmente, vengono segnalati proprio dai Servizi sociali del Comune». (a.b.)

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