Grado, scatta la multa per chi offre cibo ai gabbiani e ai colombi
GRADO Da 25 a 150 euro di sanzione amministrativa a chiunque fornirà cibo, mangimi, alimenti o scarti alimentari in genere, di qualsivoglia origine e natura, ai gabbiani reali, ai colombi di città e alle specie “selvatiche” avicole affini e in generale presenti nel comprensorio del comune di Grado. Sta scritto nell’ultima ordinanza firmata dal sindaco Dario Raugna.
Il motivo? Risulta abbastanza diffusa la quotidiana o quantomeno periodica abitudine di distribuire cibo o scarti alimentari in genere, ai gabbiani, ai colombi e ad altri animali selvatici che in parte costituiscono la fauna urbana di origine “selvatica”, cosa che di fatto aumenta in modo innaturale l’insorgere di condizioni favorevoli alla nidificazione e alla riproduzione di specie non domestiche. Un fatto questo che contribuisce ad aumentare la capacità di riproduzione di questi uccelli, «costituendo presupposto certo del potenziale aggravamento di un fenomeno che può arrecare danni alla collettività, in termini di igiene e salute pubblica, minate dal difficile mantenimento del decoro degli spazi e dal continuo pericolo di aggressioni all’uomo, in particolare da parte dei gabbiani adulti posti a difesa dei nidi oltre che alla costante ricerca di cibo a distanza sempre minore dagli spazi riservati agli esseri umani».
Questa abitudine, specificano le varie disposizioni, modifica il comportamento naturale delle specie animali comportando non solo la perdita di diffidenza nei confronti dell’uomo, bensì comportando un malsano e innaturale aumento della confidenza in grado di sfociare in episodi di manifesta aggressività nei confronti del genere umano stesso, con la possibile conseguenza di trasmissione all’uomo e agli animali da affezione di patologie pericolose. Ecco che tutti i soggetti preposti al controllo sono tenuti a far rispettare l’ordinanza sindacale, con la sottolineatura che il gabbiano reale «è forte e tutt’altro che in pericolo di recessione». Anche i recenti fatti di cronaca, non ultima la disposizione sulla merenda nelle scuole che limitava gli spazi in giardini davanti agli attacchi dei gabbiani, hanno spinto il Comune a scrivere nell’ordinanza come «siano diventati eccessivamente confidenti assumendo episodicamente comportamenti a tratti aggressivi, nei confronti delle persone che utilizzano gli spazi aperti pubblici, a uso pubblico o anche privati».
È stato ravvisato che la presenza del gabbiano reale e di specie affini nella città di Grado è in continuo aumento e «che il suddetto fenomeno deve essere contrastato per motivi igienico–sanitari oltreché per esigenze di incolumità della cittadinanza, messa a rischio dalle possibili aggressioni». —
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