Grado sarà blindata, stretta sui controlli
GRADO Stretta sui controlli a Grado nel fine settimana decisa ieri dalla Prefettura di Gorizia. Provvedimento assunto in autonomia rispetto a quanto previsto dalla “zona arancione”. Controlli più serrati anche in centro a Monfalcone e a Gorizia. Quanto accaduto domenica scorsa a Grado (ma non solamente nell’isola) con un affollamento di 15, forse 20 mila persone, ha fatto sì che nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi ieri mattina alla Prefettura di Gorizia, si parlasse parecchio proprio delle problematiche gradesi. Troppa gente è giunta da tutte le parti lo scorso fine settimana e in particolar modo lungo la passeggiata a mare e lungo e gli arenili. Ma anche il centro storico e i locali di pubblico esercizio (bar, ristoranti, gelaterie) non sono stati da meno addirittura facendo registrare code piuttosto lunghe di clienti in attesa.
L’aggravarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha reso necessarie pertanto, come spiega in una nota la Prefettura, nuove urgenti misure per fronteggiare il dilagare del virus e prevenire un ulteriore peggioramento del quadro epidemiologico e della pressione sul sistema sanitario. Un incontro al quale hanno partecipato oltre al Prefetto, Massimo Marchesiello, il Questore, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e i rappresentanti dei Comuni di Gorizia, Monfalcone, Grado e Gradisca d’Isonzo.
Grado è stata rappresentata dal sindaco Dario Raugna e dal comandante della Polizia locale Mario Bressan. Nel corso della riunione è stata effettuata un’analisi dettagliata sull’eventuale sull’implementazione delle misure anti contagio addirittura ipotizzando la possibilità per i sindaci di far ricorso alla chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Un riferimento che ha interessato ovviamente anche la diga di Grado che, però, è difficile da interdire e con lo scontato esito che le persone che vi avrebbero voluto passeggiare l’avrebbero fatto da altre parti (spiagge e magari centro storico). Ecco perché la soluzione finale è stata quella di potenziare i controlli delle forze di polizia con particolare riguardo proprio a Grado. Controlli che interesseranno non solamente i locali ma anche, appunto, i luoghi maggiormente affollati e sempre con l’obiettivo principale della prevenzione e dell’informazione. Ma se qualcuno dovesse fare il furbetto ecco allora che le sanzioni non mancherebbero ad arrivare. L’auspicio, scrive la Prefettura, è che il senso di responsabilità finora dimostrato da cittadini e operatori in questo delicato momento continui a tradursi sempre più nell’adozione di comportamenti virtuosi e ispirati alla massima prudenza. Per quanto riguarda l’isola c’è da rilevare in particolar modo che la Polizia locale avrà in servizio degli agenti per controlli specifici nei locali ma anche all’esterno degli stessi. Tanto perché, ricordiamo, che oltre alle limitazioni di orario stabilite con gli ultimi decreti, non è previsto alcun divieto di prendere gli alimenti per asporto ma è vietato il consumo in strada.
Altri vigili urbani saranno inoltre in servizio lungo i posti maggiormente affollati per controllare il distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine. Altri controlli sia in contemporanea sia in orari diversificati rispetto a quelli della Polizia locale, saranno effettuati inoltre dai carabinieri della stazione di Grado. —
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