Grado, restaurata e con vesti nuove la storica statua della Madonna

Domenica sarà esposta dai Portatori di Barbana in Sant’Eufemia e al Perdòn sarà portata in processione. Costruita nel 1860 andò in “pensione” nel 1949
Nelle foto Boemo i restauratori della storica Madonna: Maurizio Tognon, Giovanni Marchesan, Francesco Marocco e Adelchi Quargnali
Nelle foto Boemo i restauratori della storica Madonna: Maurizio Tognon, Giovanni Marchesan, Francesco Marocco e Adelchi Quargnali

GRADO Domenica, a conclusione della messa delle 18.30 sul presbiterio dinnanzi all’altare della basilica di Sant’Eufemia, sarà esposta, a cura dei Portatori della Madonna di Barbana, la statua storica della Madonna degli Angeli, quella che è stata restaurata e che accompagnerà i gradesi a Barbana in occasione del Perdòn 2020.

I restauratori della storica Madonna: Maurizio Tognon, Giovanni Marchesan, Francesco Marocco e Adelchi Quargnali
I restauratori della storica Madonna: Maurizio Tognon, Giovanni Marchesan, Francesco Marocco e Adelchi Quargnali


Rimarrà esposta sino a domenica 5 luglio ovvero fino al rientro della processione votiva di Barbana. Questa statua ritorna dopo ben settanta anni anche per venire incontro alle necessità che sono emerse a seguito dell’epidemia di coronavirus. Essendo più piccola e molto leggera rispetto a quella che si trova oggi in basilica, ci sarà di conseguenza un impiego di un minor numero di portatori.



Sulla barca ammiraglia, la Stella del Mare, potranno salire, infatti, solamente una ventina di persone tra portatori, i sacerdoti e volontari della Protezione Civile. Per tutto questo tempo questa statua che era stata fatta costruire nel 1860 dall’allora parroco Nicolò Pozzetto (costò 800 fiorini e fu realizzata dal friulano Francesco Cattone) era rimasta nella soffitta della sacrestia e in questi ultimi tempi è stata riportata alla luce, restaurata, ripulita e con gli abiti completamente nuovi. Quelli originali andarono, infatti rovinati a causa di una forte pioggia che ha danneggiato anche l’interno della statua, al rientro da Barbana del Perdòn del 1949. Fu allora che l’arcivescovo Carlo Margotti decise di farne realizzare una nuova in legno, un’opera che fu commissionata dal parroco Sebastiano Tognon a Francesco Peratoner di Ortisei.

Grado, divieti e restrizioni al Perdòn di Barbana: altolà ai diportisti


In accordo col parroco attuale monsignor Michele Centomo, è stato, dunque, deciso di riportare in processione proprio la statua del 1860, ripulita dalla restauratrice Laura Zanella, che indossa i vestiti rifatti da Elvy Tomas e da Rita Facchinetti. La nuova portantina con trono, sullo stile dell’altra, è stata realizzata con perizia da Maurizio Tognon, Giovanni Marchesan oltre che da Alessandro Bean e Gianluca Pastoricchio. Le due nuove corone per la Madonna ed il Bambinello sono state offerte invece dai Portatori della Madonna di Barbana mentre alcuni angeli ottocenteschi che facevano parte dell’altare del Corpus Domini allestito dalla famiglia Corbatto (risalgono all’ottocento) sono stati adattati e restaurati da Carla Dovier. Un’operazione complessa e significativa che è andata in porto grazie anche all’importante consulenza di don Gianni Medeot. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo