Grado privatizza la raccolta delle alghe

Il Comune spendeva 500mila euro all’anno. In una stagione si raccolgono 2mila tonnellate di rifiuti
Di Antonio Boemo

GRADO. La raccolta delle alghe e dei rifiuti spiaggiati in genere, che in questi ultimi anni è sempre più abbondante a causa delle numerose mareggiate, costa a Grado, complessivamente fra Comune e concessionari, poco meno di mezzo milione di euro.

Una cifra certamente non da poco che è già stata ridotta dopo che il Comune ha sperimentato con successo un sistema di vagliatura e recupero della sabbia che consente di risparmiare un bel po’ di euro a fronte, però, dell’utilizzo di diversa manodopera.

Ecco allora l’intenzione di affidare tutto il servizio di pulizia degli arenili liberi del territorio comunale (quelli in capo al Comune) con raccolta, trasporto e recupero e conseguente smaltimento in un impianto idoneo e autorizzato dei rifiuti derivati dalla pulizia delle spiagge locali. Non tanto pensando al risparmio economico, ma soprattutto per poter impiegare il personale in altri compiti. Di conseguenza il Comune ha emesso un avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse (e pare ce ne siano già state almeno un paio) per poter poi bandire una gara per l’affidamento del servizio in estate.

Servizio che, considerate le festività pasquali, potrebbe essere avviato già tra il 16 e il 18 aprile prossimi. Tutto ciò per le aree di competenza del Comune che sono quelle che non fanno capo ai singoli stabilimenti balneari della Costa Azzurra, della Git, di Pineta e dei campeggi. Solo per quanto attiene il Comune nell’avviso si fa riferimento a una spesa complessiva che si avvicina ai 230 mila euro ma che si spera in ogni caso venga poi ridotta nella gara al ribasso d’asta. L’interesse verso questo eventuale appalto devono essere presentate entro mezzogiorno di sabato prossimo, 15 marzo. Per quanto riguarda l’estensione delle aree interessate alla pulizia si fa riferimento a circa mille metri lineari di tratti di mare fronte spiaggia ma anche di circa 100 mila metri quadrati per la pulizia delle aree libere retrostanti.

Nel caso di eccezionali mareggiate individuate ufficialmente dall’Ufficio circondariale marittimo o dalla Protezione civile, è ovviamente previsto che il Comune riconosca un importo suppletivo per l’intervento di pulizia. Nell’arco del periodo di servizio è calcolato che possano venir raccolte circa 2mila tonnellate di rifiuti nelle spiagge e altre 2 tonnellate nelle aree retrostanti.

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