Grado, Pineta in rivolta dice basta al degrado

Lanciata una petizione con 600 firme e chiesto l’incontro al sindaco. Tutto da rifare: dai marciapiedi alla melma in mare
Bonaventura Monfalcone-13.08.2014 Incidente tendone e situazione vento-Kite-surf-Grado Pineta-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.08.2014 Incidente tendone e situazione vento-Kite-surf-Grado Pineta-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Protestano i residenti di Pineta, perlopiù i proprietari di seconde case ma anche i tanti operatori, per lo stato di abbandono cui si trova il grande rione alle porte di Grado che non riesce nemmeno a ritornare quello che era negli anni Ottanta-Novanta.

La petizione. Un inizio brillante durato pochissimo con un declino che poi ha colpito anche Città Giardino e in generale tutta l’Isola di Grado. Considerato che quasi nulla si fa per Pineta da anni in abbandono, ecco che parte una raccolta di firme (600 per ora) e la richiesta di un incontro urgente col sindaco. Da fare subito perchè a fine stagione non potranno partecipare i tanti proprietari di appartamenti già ritornati a casa.

I fondi regionali. L’elenco dei nodi è lungo ma prima di entrare su questo è necessario sottolineare che recentemente la Regione ha stanziato i fondi necessari per effettuare due importanti opere: il primo lotto per il collegamento ciclo-pedonale lungo spiaggia fra Grado e Pineta e lo scavo del canale tra punta Barbacale e il campeggio Al Bosco.

Strade e marciapiedi. La protesta inizia dalle strade e i marciapiedi che «non rispettano il minimo di legge, sono sconnessi con ghiaino inesistente e cosparsi spesso i escrementi di animali, invasi da radici e dalle siepi dei condomini». Costituiscono inoltre barriere architettoniche poiché senza scivoli e, come in viale Andromeda, sono occupati anche per la metà da bidoni delle immondizie e centraline della Telecom.

Ciclabile interrotta. Segnalata anche l’interruzione della ciclabile tra il supermercato di Pineta e fino al Gradualis (senza contare la gibbosità della ciclabile da Pineta sino al distributore Q8).

Parcheggi selvaggi. Altra problematica quella dei parcheggi. Precisa uno dei promotori, Francesco Di Leo: «Nei weekend, Pineta è letteralmente presa d’assalto dai turisti che abbandonano le auto in maniera selvaggia, rendendo difficoltoso il parcheggio a chi a Pineta risiede o abita». Poi una precisazione: «Confidiamo che non si pensi di istituire parcheggi a pagamento sulle strade, anche alla luce del fatto che non tutti i condomini sono dotati di parcheggi sufficienti».

La proposta è di realizzare un parcheggio in un’area abbandonata di proprietà privata che il Comune dovrebbe cercare di farsi concedere e che dovrebbe rimanere verde e con eventuale piccolo parcheggio a pagamento sempre su sterrato.

Le alghe. Tra gli altri argomenti la questione spiaggia che «è diventata la riva di un lago melmoso e invaso da alghe, invece di una spiaggia di mare con una qualità del benessere pessima». Una situazione che in r3ealtà a Pineta non è mai cambiata. «È un brutto biglietto da visita per Grado – si legge nella lettera inviata al sindaco e all’assessore Fabris –, sia per chi ci vive, sia per chi è solo proprietario, ma soprattutto per i turisti che creano occupazione sull’Isola».

Manutenzione necessaria. I firmatari suggeriscono tra l’altro anche la necessità di manutenzione sia del ponte di Punta Barbacale che per le sponde del canale Brambati vicino al ponte che evidenziano un fenomeno di erosione. Per quanto il verde evidenziano l’encomiabile iniziativa di una persona di buona volontà che ha preso cura di un’area boschiva per mantenerla tale, usufruibile a tutti («speriamo venga aiutata dal Comune e da altri cittadini») ma chiedono di crearne un’altra sul lato di viale dell’Orione.

La parte conclusiva è l’auspicio che a Pineta arrivi anche qualche servizio in più come «un bancomat», qualche negozio in più, qualche altro angolo per i bambini, qualche panchina per quelle persone anziane che desiderano solo fare una passeggiata e ogni tanto sedersi all’ombra di un albero. «Non sarebbe male poter avere anche qualche manifestazione, oltre a quelle che vengono già organizzate a Pineta dal Comune».

 

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